Accosto la conchiglia ad un orecchio,
il destro, come per stanca abitudine,
per sentire quel suono misterioso
che sembra provenire dal telefono.
Il mare di lontano e forse il vento,
la nostra spiaggia all’alba, i nostri luoghi
si aprono come imposte alla memoria,
spalancano paesaggi di ricordi.
Se chiudo gli occhi, arrivi anche tu.
TANDY VENTER, “SEASIDE MEMORIES I”
2005
2 commenti:
...come disse Mozart..."non una parola di troppo"...;))
...silenziosamente assordante.
ciaooo Vania
Mozart... vedo che hai studiato "Il sale della storia". Brava. E bello anche l'ossimoro del "silenziosamente assordante"
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