Credevo che l'amore avesse un prezzo
ragionevole: fiori colti e baci,
petali di ciliegio e rose rosse,
profumo di vaniglia sotto il cielo.
Talvolta chiede laceranti spine,
massi da rotolare su un pendio,
stelle pietrose da agguantare a mani
nude, corde sfibrate tra le dita.
Ma l'ho sempre pagato io, quel prezzo,
ho sempre onorato il debito perché
infine è tutto ciò che ho, l'amore.
Fotografia © Jeff Baker talks
2011
5 commenti:
...ragionevole/amorevole poesia.
ciao Vania
la curiosità è da cosa è stata ispirata questa poesia: dall'ascolto di "Questo inferno rosa" di Lucio Battisti
M E R A V I G L I O S A!
Corde sfibrate tra le dita...bello
Sì, ragionevole. Non solo. E' anche meno banale e noioso, no?
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