Il sole gioca lungo le pareti,
abbaglia muri rosati, riflette
ottoni, fa la gibigianna a un vetro.
L'estate brilla i suoi ultimi fuochi,
quelli più belli, i più intensi: ne cava
giornate deliziosamente languide.
La campanella stridula dei treni
annuncia la dolcezza del mattino
e tutto intorno, tutto intorno è luce.
Kirsty Wither, “Partly sunny”
2010
4 commenti:
...che dire...lucente.
...non conoscevo gibigianna :)
ciaoo Vania
è l'oro del sole di settembre che risplende... la gibigianna (o gibigiana)è un termine derivato dal milanese che indica il gioco che si fa infastidendo qualcuno con il riflesso causato da un pezzettino di vetro, di solito con l'orologio
ci attacchiamo morbosamente all'ultima luce perchè l'estate ci sta fuggendo di mano.... tra un po' arriverà l'autunno Dani.... io la chiamo "dannazione dei poeti..."
amo questo periodo dell'anno, settembre-metà ottobre, così come marzo-aprile-maggio... sarà che sono settembrino!
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