“In questo mondo ove dimentichiamo,
ombre siamo di chi siamo”.
FERNANDO PESSOA
Se ti dimentico, allora tu sei
mia e ti possiedo come non ti ho mai
avuta, ti ho per come ti vorrei,
per come tu non sei né mai sarai.
È nell'oblio, nel rimpianto che torni
con un'indeterminata vaghezza,
con il languore che hanno certi giorni
quando il tramonto giunge, la dolcezza
infinita che lacera il crepuscolo
lasciandovi ferite rosso sangue.
Dimenticata, sì che tu sei mia:
sei il piacere che dà il massaggio al muscolo
contratto, sei l'alone di magia
che ti sorprende lasciandoti esangue.
Edward Munch, “Sogno di una notte d’estate”
1999
3 commenti:
potrebbe nascere una canzone
Be', per via delle rime certamente, molti sonetti hanno trovato posto in musica. Io non sono del ramo, ma se qualcuno è capace... mi propongo come paroliere
"Evoca un dolce tormento - una sontuosa disperazione" Magnifica. In bocca al lupo. asia
Posta un commento