“Eri soltanto una canzone e un sogno.”
SERGEJ ESENIN
Mi specchiavo nei tuoi occhi e vedevo
chi non ero: per essere con te
dovevo recitare, appartenerti.
Ti mostravo i miei paesi, ti guidavo
ai filari di viti lungo i colli,
ai fiumi che alimentano dighe.
Ed allo stesso modo avrei voluto
che tu potessi conoscere il mio
vero essere, come un’antica torre.
Nulla si è compiuto, nulla rimane
se non il disamore che ho covato
per anni nella cenere del cuore.
Roy Lichtenstein, “Forget it! Forget me!”, 1962
2003
2 commenti:
Molto bella.Adoro la parola disamore.
Disamore come risveglio, oppure come illusione che va in frantumi, il castello di sabbia che crolla, la bolla di sapone che scoppia. E ti ritrovi nelle mani la realtà, se guardi indietro vedi i ponti bruciati.
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