Aggiorno il tempo in tutte le sue fasi
- chiaro che sto leggendo Agostino.
Incasello periodi per trovare
l’adesso, l’hic et nunc, per riconoscermi.
Ma rimane il passato vaga nebbia
dove si stagliano qua e là come alberi
figure da cerchio del Purgatorio
- io come Dante risalgo dentro me.
Resto con in mano il pugno di mosche
del presente, un ragno nella sua tela.
Fotografia: Jupiter
2007
4 commenti:
Anche senza "l’hic et nunc" Incaselli sempre la Poesia. La più sublime - sai che non mento. Un abbraccio. Asia
Poesia sempre. I dubbi riguardano altre cose.
La ricerca interiore e i fallimenti.
Pensavo anche all'Ecclesiaste, ai vari "tempi" che scandiscono lo scorrere del tempo.
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