ascolto il tuo canto, dolce Sirena
della memoria e non ti lascio farmi
a brani e poi gettarmi sugli scogli,
è perché navigo in questo presente.
Solidamente ancorato all'oggi
anche quando lo sguardo si dirige
oltre Scilla e Cariddi, oltre il tempo,
lungo quei territori già esplorati,
battuti palmo a palmo nel passato.
Come gli speleologi che tentano
i cunicoli dell'oscurità
tenendo stretta la robusta corda
che li tiene legati in superficie.
Fotografia di Monte Nagler
2 commenti:
Giusto Ami. La tua individualità è preziosa. E'un canto verso l'azzurro...e, come tale, va difeso. Buonanotte Renoir.
Realismo, amica mia... Solo sano realismo. Sono un sognatore che volteggia sempre con la rete di sicurezza.
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