La pioggia spoglia i rami e allaga i campi
in questi grigi giorni di novembre
gonfi di foglie gialle e cieli acquosi.
Le nuvole si squarciano lontano,
appare il sole talora - o la luna
o sono lampi che squassano il buio.
L'odore degli ombrelli si diffonde
nell'umido teatrino del vestibolo
mentre risuona l'inno della pioggia.
E la tranquillità di questa stanza
è quella di un porto nella tempesta.
Fotografia © Daniele Riva
2008
2 commenti:
"Amo l'autunno, questa triste stagione si addice ai ricordi. Quando gli alberi non hanno più foglie, quando il cielo conserva ancora al crepuscolo la rossa tinta che indora l'erba appassita, è dolce guardare spegnersi tutto..." E' dolce evocare i ricordi...grazie Renoir
È verissimo: amo anch'io la dolcezza dell'autunno ed il rigoglio della primavera, per ragioni opposte - ora la malinconia, che è la felicità di essere tristi, a primavera la speranza della vita. Grazie a te, Franca
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