domenica 23 novembre 2008

Poesia per Alessandra

“Non è che commedia la vita e gioco.
O lasci la saggezza e impari il gioco
o sopporti i dolori.”

PALLADA, Antologia Palatina, X-72

La donna triste che guarda dal ponte
sa che i pensieri sono fiori bianchi
che l’acqua un giorno ha strappato alla fonte
e che presto arriveranno ai paranchi.

Ma quando guarda il sole all’orizzonte
con la dolcezza dei grandi occhi stanchi
riconosce nei suoi passi le impronte
labili della memoria, gli ammanchi.

La nostalgia è una vertigine densa
che il gorgo degli anni trascina a fondo,
non è sughero ma duro pavé.

La donna bionda che osserva e pensa
un tempo voleva cambiare il mondo.
E non ha saputo cambiare me…


Fotografia © Min An/Pexels


2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè cambiare? Sei. Bellissima la tua dedica. Un caro saluto.

DR ha detto...

Infatti io non cambio né amo i cambiamenti. È questo che io rimprovero ad Alessandra: bisogna accettarsi e accettare gli altri per come sono, le trasformazioni mutano i rapporti.