domenica 13 luglio 2008

Vento dal lago

Lo senti il vento che soffia dal lago
e porta effluvi di tigli e ligustri?
Attraversa rade di motoscafi
e i barchini leggeri di Lucia.
Supera valli verdi di castagni
e boschi ombrosi coperti di ghiande.

Lo senti il vento? Soffia via le illusioni
come foglie secche e mi lascia addosso
il vestito nuovo del disincanto.
Esco ferito da lotte di rovi,
sferzato dagli scudisci dei rami,
ma sono vivo, finalmente vivo.

Porto in cuore le mie nuove speranze.


Fotografia © Daniele Riva


2008

5 commenti:

Lucy ha detto...

E' stupenda questa poesia e anche tutte le altre...però mi sono resa conto che dei commenti che ti avevo lasciato non sono stati salvati!

:((

buona domenica di peoesia

Unknown ha detto...

perchè dopo il disincanto torna un nuovo incanto...
molto bella, daniele

DR ha detto...

lucy, mi dispiace... non so cosa succeda con Blogger: a volte è capitato anche a me.

diletta, vivere è lottare e anche valutare; le illusioni cadute si sostituiscono e la speranza è già mezza felicità

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Ogni pulsazione del cuore, appartiene ad una nuova speranza.

Riconoscerla, afferrarla, trattenerla e portarla con sè è però il più difficile segreto di vita. I battiti precedenti permangono in eco profondo e ritmato - compiere il passo verso un battito d'ali nuovo è impossibile sinchè l'antico ci trattiene...
Ma la speranza aspetta sempre, d'essere còlta...

DR ha detto...

La speranza è l'ultima dea, l'appiglio cui ci si aggrappa quando si crede di essere ormai caduti nell'abisso. Chi spera trova una nuova magia, senza rincorrere la venalità del desiderio. È la gioia dell'attesa che porta nella tradizione cristiana all'Avvento e alla Quaresima.