sabato 21 giugno 2008

Sera di pioggia

Ascolto il picchiettare della pioggia
- cade o è caduta mi chiedo con Borges -
la sera buia sdoppia luci gialle
ed arrovescia sull'asfalto il bar.

Dove gli ombrelli fradici si affollano
esplodono risate come semi,
i fiori di vetro sbocciano al buio
e irradiano riflessi nel parcheggio.

Tornando, mi porto via le scie rosse
degli stop come un nuovo talismano.


Ando Hiroshige, "Temporale improvviso
sul Ponte Ohashi ad Ataka"


2008

2 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

"esplodono risate come semi"

Molto bella la leggerezza del tuo verso: mi riporta all'idea di un soffione* i cui semi si disperdono tutt'attorno, in assoluta lievità

*bocca di leone ocomesichiamanonso: io lo conosco solo come 'soffione' :)

DR ha detto...

È il tarassaco, qui noto anche come "insalata matta": i milanesi vengono a raccoglierlo nei campi lungo le strade. Il fiore giallo si trasforma in soffione, gioco preferito delle infanzie campagnole.

Lusingato che i miei versi lo richiamino.