“Tenevamo tutti e due la sbarra del metrò, direzione Mairie d’Ivry, le nostre mani si sono toccate e sono restate in contatto praticamente per tutto il tragitto fino a Châtelet, in un metrò strapieno: faccia a faccia ci gettavamo degli sguardi discreti. Non ho osato dirti niente tra tutta quella gente. Tu sei scesa…"
AMOUR MOBILE, Edition RATP, Paris, 2008
Alla tua maglia a righe affido i giorni,
agli sguardi delle tue ciglia lunghe
le poesie che dedico alla tua assenza.
Viaggio con la speranza di incontrarti
di nuovo tra tanta gente annoiata,
di rivedere il tuo sole risplendere
nelle viscere di questa città.
Perché risento la tua mano calda
e, se non so il tuo nome, pure io ti amo.
Arthur Leipzig", Subway lovers, New York, 1949"
2008
2 commenti:
Sono quegli incontri inconfessabili, che senza una parola e con pochi sguardi ti lascian dentro quel senso di occasione mancata, d'amor stroncato al primo raggio..."e se"...
Sì, la RATP, che gestisce il metrò parigino ha pubblicato un libro, quello citato in epigrafe, che raccoglie una sessantina di simili testimonianze, lasciate sugli spazi pubblicitari delle linee metropolitane. Dici bene, old wigh: ho voluto cogliere quel senso gozzaniano di amore impossibile, rimasto nel limbo del desiderio.
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