come le stelle di luce riflessa
splendenti nei cristalli delle notti.
Io dal balcone in attesa del sogno,
in agguato al passo dell'occasione,
io dal balcone vedevo lontano
il mare prima del tuo scintillio.
Ed arrivasti tu, la primadonna
- sul palcoscenico ti presentasti
ed era quel dondolo a righe chiare.
Mi precipitai con foga d'amante
ma con grazia di farfalla ti chiesi
di sederti accanto. Fu lì che nacqui.
Jacqueline Osborn, "Il punto degli innamorati"
2006
3 commenti:
WOW!!!
"Fu lì che nacqui"
emozionantissima ed esemplare, la tua chiusa: esemplifica l'espansione del sè - e in sole quattro parole...!
C'è un momento nella vita in cui si prende coscienza. È un venire alla luce e quindi al mondo. In altre parole, passare da uno stato embrionale a uno di essere compiuto. Fu lì che "nacqui" con quel semplice atto - in realtà c'è voluto molto coraggio -di apertura verso l'esterno
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