mercoledì 11 novembre 2009

Strade dorate

Volano a stormi, volano i pensieri
nel cielo del tramonto, nell'incendio
che divampa oltre i tralicci e le fabbriche.

Levitano nell'aria della sera,
nel fragile equilibrio dell'autunno
che trasforma in farfalle foglie gialle.

Un nuovo anelito di vita sboccia,
percorre le mie vene, le inebria,
spalanca al sogno le strade dorate.


 

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2009

martedì 10 novembre 2009

Baci

Le parole che si sono insinuate
nei nostri baci sono più leggere
dei petali di ciliegio che nevicano
sulla dolcezza di aprile - si legano
ai nostri battiti e vi si sospendono
come degli usignoli in una gabbia.

È per questo che sentiamo gli angeli
cantare  e le campane tintinnare
quando si uniscono le nostre bocche.

 

© Migdalia Arellano

 

2009

lunedì 9 novembre 2009

Giardino di novembre

Le gazze volano sotto la luna
- potrebbe essere stampa giapponese
questa veduta, anche l'acero c'è
con le sue foglie rosse - ma è soltanto
un giorno di novembre nel giardino.

Vi sosto come sempre ho amato fare,
leggo il passare di tempo e stagioni,
seguo il processo di quei rampicanti
e l'avanzare del tappeto giallo.

Ogni dettaglio è un piccolo haiku.

 

© Richard Osbourne

 

2008

domenica 8 novembre 2009

Il gusto della cotognata

Se il gusto della cotognata
spalanca al pomeriggio di novembre
il sipario liso delle memorie
non è per un crudele rigirare
coltelli arrugginiti nelle piaghe.

Mi dice di guardare l'altro lato
della medaglia, quella tenerezza
perduta di quando aprivo la carta
stagnola e pregustavo la dolcezza
del morso nel cortile della scuola.

Perché così sono i ricordi: negano
il tempo per donarci il loro incanto.


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© Linda Kovacevic


2009

sabato 7 novembre 2009

Una piccola scintilla

Nella luce soffusa della lampada
- in questo stagno giallo che sommerge
pagine scritte e piccoli amuleti -
risplende una piccola scintilla.

Altrove è buio e la notte riposa
piana sulle città, sulle campagne,
un foglio scuro avvolge molte stanze.

Ma qui alla luce danzano le fiamme
dell'amore e la vita brilla nitida.

 

Vincent J. Newman, “Fire within”

 

2009

venerdì 6 novembre 2009

Sera d’autunno II

La sera ha rotto il suo tuorlo nel vaso
dorato delle colline autunnali.
Trafiggo i miei fantasmi con la penna,
li inchiodo sulla carta con l'inchiostro.

Laggiù rosseggia ancora l'orizzonte:
ogni frutteto è giardino d'Atlante.
I cachi maturano lentamente,
mele dorate al cuore di novembre.
Allegano i denti, come il tuo amore...

 

© John Morgan

 

2009

giovedì 5 novembre 2009

L’oro d’autunno

Si aggroviglia rossa tingendo muri
la vite del Canadà, con tenacia
inghiotte pali e cavi della luce,
avanza inesorabile come armata.

Cammino sotto una pioggia di foglie
gialle e mi sento leggero e felice.
L'oro d'autunno mi rallegra sempre
prima della nuda malinconia.

 

 

2009

mercoledì 4 novembre 2009

Forse la felicità

Al bicchiere dell'alba mi disseto:
sull'erba argentea brilla la rugiada,
la foschia mattutina si dissolve
come una ragnatela nel maestrale.

Allegre tegole ridono al giorno
ospitando le ombre dei colombi
in volo - forse la felicità
altro non è che vivere il momento.

 

Jim Mitchell, “Lines of trees at dawn”

2009

martedì 3 novembre 2009

In bicicletta nel mattino d’autunno

Sulle strade d'autunno le mie ruote,
sulle foglie appiccicate all'asfalto,
sulle piste addormentate tra i boschi.

E l'aria fresca del mattino taglia
il viso, fa lacrimare gli occhi.
Respiro a pieni polmoni e mi sento
vivo, spingendo il giorno sui pedali.

La palla del sole si alza lenta,
si diverte a disegnare ombre lunghe
e lievi sui gusci vuoti dei ricci.


DIPINTO DI GALEB GOLOUSETSKI

 

2008

lunedì 2 novembre 2009

Notte senza amore

La luna piena accende questa notte
senza amore, sorpresa sopra i pini
aperti come ombrelli nella pioggia.

Sprecata - dico - sprecata senza te,
inutile orpello  appeso sul cielo 
blu di novembre, vano come i passi
che conduco in questa via deserta.

Ma resta quella stellina scudiero
a segnare l'ora della speranza.

 

© Paul Kozal

 

2009

domenica 1 novembre 2009

Farfalle sul corbezzolo

Come il cane che mangia erbe amare,
cancellare così dallo stomaco
il letale veleno del tuo amore...

Ma volano farfalle sul corbezzolo,
si inseguono donandosi gli ultimi
palpiti prima che venga l'inverno.

Lascio che mi bruci in petto la fiamma,
felice almeno di questa tua ombra.


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2009

sabato 31 ottobre 2009

L’acqua tremola

Il mattino risplende di riflessi,
l'acqua tremola come una stella
nella luce che varca la collina.

L'anima è gonfia di ricordi, sogna
dimenticando l'inutilità
e confidando ancora nella vita.

Le oche selvatiche migrano a sud
inerpicando i lunghi colli neri
nell'aria che sa di terra e di fiume.

 

Claude Monet, “Vetheuil”

 

2009

venerdì 30 ottobre 2009

Il fuoco dell’alba

Il fuoco dell'alba irrompe dalla cima
della salita, chiarore di fiamme
emerso dalla fucina del cielo,
guizzare di larghe lingue arancioni.

Lo spegne l'umidità del mattino,
giunta dai campi a impregnare le ossa:
getta il suo secchio sul fuoco splendente,
del cielo resta uno straccio slavato.

 

© M. Ellen Cocose

 

2009

giovedì 29 ottobre 2009

Affrontare il giorno

Devo affrontare il giorno, alle sue corna
di caprone aggrapparmi per domarlo.

Tra le coltri del letto mi crogiolo
per strappare ancora alla sentenza
pochi minuti di tranquillità.

 

© Milton H. Grrene

 

2009

mercoledì 28 ottobre 2009

L’emozione

È l’emozione il faro che mi guida
navigando nel buio della notte.
Se come Odisseo scruto il vasto mare
all'erta presso l'albero maestro
è la luce della poesia che seguo,
il fuoco sacro che infiamma le onde
e affascinante illumina la mia vita.

 

  © Mark Lewis

 

2009

martedì 27 ottobre 2009

Un talismano

La luce del mattino che risveglia
il vetro di una vecchia porta verde
è l'emozione che porto nel giorno,
un talismano contro tutti i mali
e le contrarietà, un chiaro amuleto
cui affidare i passi e le risate.

Al tramonto lo donerò alla terra
o lo baratterò con il riflesso
acceso su una finestra in collina.


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Olive Stack, “Green door Kilmore Quay”


2009

lunedì 26 ottobre 2009

Impressioni di ottobre

L'acqua scintilla alla luce di ottobre,
nel cielo vola un aquilone giallo
a cogliere i colori dell'autunno.

Il fumo buono della legna sale
abbrustolendo castagne, nel vino
rosso si specchia il sole del tramonto.

Il rubino si mischia all'arancione,
la sera scende con gusto di terra.


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© Romance in Georgia


2009

domenica 25 ottobre 2009

Mattina d’autunno

Qui sulla tolda, al ponte di comando,
tra i portapenne, i libri e il fermacarte
la mattina d'autunno si protende
a curiosare, a rileggere i versi
vergati a inchiostro sulla carta bianca.

Il cielo è opaco, di perla e di pioggia,
sovrasta foglie che lentamente ingialliscono.
Come un ricordo, si specchia a rovescio
nel vetro lavorato del bicchiere.

 

Susan Ryder, “Still life with Wellington”

 

2008

sabato 24 ottobre 2009

Vivere (II)

Dove il giorno si fa scintilla ed oro
ho posto di nuovo le mie speranze
- è certamente meglio che cercare
la pentola sotto l'arcobaleno.

Come un guerriero spartano mi lancio
all'attacco ogni giorno che Dio manda
in terra, armato delle mie certezze,
del mio coraggio che si chiama vivere.

Quando il cielo si fa di rame e sangue
depongo le mie armi e mi rintano
con la prudenza innata della chiocciola.

 

Nick Palmer, “Diamond life”

 

2008

venerdì 23 ottobre 2009

Lettera nella pioggia

Risuonano i tamburi della pioggia
e l'autunno si fa d'oro e brunito.
Una volta mi lasciavo sommergere
dalla malinconia, da nostalgie
che mi gonfiavano il cuore di te.

Gioventù, nient'altro che gioventù.
O forse è solo il tempo che è trascorso
- non puoi distinguere, è la stessa cosa.
Così ora, alla finestra, guardo piovere:
non ci crederai, mi sento felice...


2009


giovedì 22 ottobre 2009

Collina

Dove digrada verde la collina
ritorna la tua immagine, declivio
e grembo, e l’onda del cielo la scioglie
nella luce che rapida declina.

.

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2009

mercoledì 21 ottobre 2009

Tramonto in cartolina

“Sono cresciuto alla tua ombra.” 
LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR

Il tramonto rubava luce ai corpi,
tagliava le nostre nere silhouettes
nel rettangolo di una cartolina.

Le nostre parole restano lì,
sembrano vergate da un drammaturgo.
Le credevamo scritte sulla sabbia
e che un’onda le avrebbe cancellate:
invece sono incise sopra il marmo.


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© Globalcuts


2003

martedì 20 ottobre 2009

Ascolto le tue parole

Ascolto le tue parole - leggere
farfalle volano nell'aria grigia
della stanza, petali di ciliegio
si riversano fuori dal telefono,
galleggiano nella  luce di ottobre.

L'incarnazione della primavera
tu sei, l'amore che si fa visibile,
e la tua luce è una rivelazione
che ai miei occhi schiude orizzonti.

.

© Millennium Murals

 

2009

lunedì 19 ottobre 2009

Finestre al sole

Finestre al sole, vestite d’autunno,
riflessi del vento che porta foglie.
L’amore è un ricordo che si affaccia
oltre i vetri come un giorno d’estate
e torna insistente senza sapere
che è giunta la stagione del rimpianto.

 

Diane Romanello, “Autumn Threshold”

 

1987

domenica 18 ottobre 2009

Il giorno è stato lungo

Il giorno è stato lungo e bello, terso
come il cielo appeso alla vallata.

A mezzo il colle si levava un filo
di fumo – è tempo per i contadini
di bruciare le stoppie e foglie secche.

Non ho pensato a te neanche un momento,
anzi soltanto quando una ragazza
ha svoltato con la tua andatura.

Segno che anche dall’amore si guarisce.


Hazel Barker, “Farm near Guillaumes”

2008

sabato 17 ottobre 2009

L’onisco

L’onisco sale il muro con lentezza.
Vorrei anch’io prendere così la vita,
gustare il sole timido di ottobre,
la brezza che percorre i fili d’erba.

Come le nude bagnanti dei Naif
ingenue in fiumi colmi di ninfee,
come quei pescatori sulle rive
che vedono lo scorrere del tempo.

Ma la mia è vita di corsa, fugace
colgo a morsi quei giorni che mi passano
accanto con guizzo di camaleonte.

 

© MirrorPix

 

2002

venerdì 16 ottobre 2009

Sogno dimenticato

"Il ricordo del sogno non è mai il sogno stesso. 
È come una polvere che si scioglie.”
 
ITALO SVEVO

C’eri tu nel sogno dimenticato;
questo solo ho saputo ricostruire:
la tua presenza era così marcata
da farmi male, da lasciarmi un senso
di soffocamento, come una mano
che prema forte sulla giugulare.

Non ho riconosciuto il luogo: piante,
una siepe, tavoli da giardino
ed una tenda a righe bianche e blu
da quadro di Lazzaro o macchiaiolo.
Non ho saputo risalire a fatti
o circostanze, a quei dettagli strani
che i sogni sanno spesso ingigantire.
Ma ho riconosciuto la tua bellezza,
l’incarnato di donna innamorata,
la nudità leggera dell’estate
nel mio sogno svanito troppo in fretta.

Ed il ricordo della tua presenza
come una rosa bella e profumata
con il suo effluvio ancora mi stordisce.

.

Raymond Leech, “Only a dream away”

 

2003

giovedì 15 ottobre 2009

Riconoscerti

Delle tre grazie apparse nel mattino
quale sarai tu e come riconoscerti?
Dal segno del bikini, dall'impronta
sul cuscino, dall'ultimo barbaglio
di sincerità, dall'acconciatura?

Riconoscerti sapendo il tuo seno
l'osso puntuto del gomito, l'orma
sull'impiantito, cicatrici d'ali,
oltre le maschere di te che mentono
come i bugiardi di quella tribù
in un famoso gioco matematico.

Che sbadato: dai lacci delle scarpe
soltanto ti si riconosce. Le altre
sono ombre nude che orbitano attorno,
con la tua stessa faccia stropicciata.

 

Marsha Hammel, “The Three Graces”

 

2003

mercoledì 14 ottobre 2009

Avvilimento

L'avvilimento è questo amaro in bocca,
questo stare posato sulla sedia
come uno straccio a inseguire pensieri
- così distrattamente si rigira
il cucchiaino nella tazza vuota.

Bruciano agli angoli degli occhi
lacrime che non scenderanno mai,
un pianto fossile che fa più male,
che si incrosta in un vuoto senza sfogo.

Lo so che ci saranno altri giorni,
che altre speranze si illumineranno
dipingendo di rosa l'avvenire.
Ma nulla ora riesce a cancellare
la grigia sensazione che io provo.

Sai che non mi vedrai cedere mai
al melodramma - non è nel mio stile.
Se ho fatto il pazzo fu una volta sola,
ero giovane e travolto d'amore.

Così impacchetta queste mie emozioni
e porta via con te il mio malumore.
Ci penserà il vento a spazzare il cielo
dalle nuvole che girano intorno.


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2009

martedì 13 ottobre 2009

Cala la nebbia

“La sensazione di passato
  e presente fusi in uno”.
  JOHANN WOLFGANG GOETHE

Come acqua dalle polle, le parole
vengono da sé e talora comportano
un auto da fé, talaltra si lasciano
portare dal vento e scoppiano come
bolle di sapone oppure galleggiano
poetiche come delle foglie gialle
nel mare chiaro dell’aria e finiscono
a colorare il fondale del bosco.
Cala la nebbia bianca sulla sera
ed i miei pensieri con la magia
del crepuscolo si fondono, solo
un attimo in cui comprendo e assaporo
la bellezza e lo stupore ma poi
le connessioni tra nervi e memoria
portano tutto alla realtà e ritorno
alle parole: soppeso e divido,
catalogo ed incenso e poi mi struggo
nell’impossibilità di descrivere
l’attimo colmo di meraviglia.

 

© Jamie Cook

 

1992

lunedì 12 ottobre 2009

Musica d’oltremare

Dove? Forse lontano, d’oltremare,
su onde radio nel vento le parole
galleggiano portandosi l’infinito.
La musica, la voce mi raccontano
quelle anime assetate della vita
in cerca di qualcosa di indistinto
che la ragione fatica a trovare.

Qui nel silenzio mi godo la pace
e la notte di luna e questa musica
con la facilità del cammelliere
che rimira le stelle nel rifugio
sicuro e comodo della sua oasi
e mi ritrovo abitante del mondo.


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© Jukon


1998

domenica 11 ottobre 2009

Stato di abbandono

Quella che un giorno fu casa tua… Sono
capitato per caso in quella piazza:
c’era il mercato. Tra le bancarelle
mille colori e sapori e il ricordo
che strusciava lento sulle persiane
scrostate, sui balconi senza fiori.
E l’abbandono di quella tua casa,
di quell’amore mi faceva male.
Passava un tram oltre il mercato: sono
salito in fretta e sono fuggito.

 

© Easy Art

 

1998

sabato 10 ottobre 2009

Silenzio autunnale

In questa solitaria sera ascolto
il silenzio portato dall'autunno,
posato come un velo sulle cose.

È il cielo vuoto sopra le colline,
il nido abbandonato dalle rondini,
la strada illuminata dalla luna.

E tu torni, segreta e trasparente,
nelle profondità della mia anima.

.

John Atkinson Grimshaw, “Near Bolton Abbey”, 1876

 

2009

venerdì 9 ottobre 2009

Attesa

Guardavo il tempo che fuggiva via:
era il sole che si alzava nel cielo,
l'onda che si frangeva sugli scogli,
il passante svanito all'orizzonte.

Tu non arrivavi, non saresti arrivata
che nel gioco del sogno a spalancare
cortine, nel sollievo del ricordo
a replicare gesti di passione.

Quando mi alzai scuotendo via
la sabbia dai miei pantaloni azzurri
mi parve di spazzare via il tuo amore.


Albert Marquet, “spiaggia di Fecamp”

2009

giovedì 8 ottobre 2009

Una rosa

La luce incerta del giorno mi turba,
bagna il velo delle preoccupazioni
come una rugiada radioattiva.

Dal cielo grigio scende a rivestire
le cose di un colore innaturale,
a disegnare forme con le ombre,
a ritagliarle, a staccarle dal fondo.

Ma basta a conciliarmi con il reale
il modo in cui dipinge nel giardino
il candido gioiello di una rosa.

 

 

 

2009

Fotografia di Ahmed Sirry

mercoledì 7 ottobre 2009

Quella luce

Com'era pura la luce allora,
in quei mattini d'ozio e desiderio,
come scendeva sopra le pinete
a illuminare la gioia d'estate.

E sembrava più dolce quella luce
leggera e femminile come il passo
delle più belle donne sul pavé,
come un paesaggio fiabesco e incantato.

Era davvero pura, dolce e magica?
O lo è solo nell'orto del ricordo?

 

© Jupiter

 

2009

martedì 6 ottobre 2009

Alba di primo autunno

L'alba ventosa ha la voce di auto
e di treni che corrono lontano.
La prima luce dipinge di rosa
il cielo sulle case di Levante,
la stessa sfumatura che le foglie
del grande acero vanno prendendo
in questi teneri giorni d'autunno.

Mi stringo nella giacca e vado via
portandomi negli occhi quel colore
come il ricordo di un antico amore.

 

Albert Bierstadt, “Golden light of California”

 

2009

lunedì 5 ottobre 2009

Alias

“Nel mio corpo vivo
ho le rovine dell’amore.”

PAUL ÉLUARD

Rigiro le parole nella bocca:
non sono quelle che dicesti tu,
forse conservano il significato
ma risuonano vuote intercapedini.

Così anche il tuo sorriso, tanto facile
da ricreare sul mio viso deluso:
lo specchio me lo rivolge di scherno,
sadicamente ti dice perduta.

 

Sylviane Pelletier, “Les Rêves”

 

2004

domenica 4 ottobre 2009

Nel perduto mare

Non ho notizie di te ma ricordi
che accendono le notti di passione
e mi feriscono di nostalgia
come le acute spine di una rosa.

Le sere mi stremano, illanguidisco
nell'ardore infinito dei tramonti
quando il pensiero, impietoso nocchiero,
mi guida ancora nel perduto mare.

 

© Mel Allen

 

2009

sabato 3 ottobre 2009

L’ombre de soi-même

Dimmi che non è cenere il ricordo
ma una fiamma che brucia sempiterna.
Dimmi che non mi sono ingannato
tutti questi anni davanti ai tramonti.

Non mi lasciare in questo incerto limbo
che non è inferno e neanche paradiso,
non mi lasciare in bilico nel vuoto
spaventoso di questa tua assenza.

 

© EasyArt

 

2009

venerdì 2 ottobre 2009

Ottobre

Rintana la sua coda la lucertola,
ottobre stende passatoie gialle
sui lunghi viali che attendono nebbie
e fumi allegri di  caldarrostai.

La ragazza che scende verso i treni
ha indossato già la maglia di lana,
porta al guinzaglio il suo Labrador nero
e una ventata di malinconia.

 

© Enyojlife

 

2009

giovedì 1 ottobre 2009

Film degli Anni ‘80

Gli amici passeggiavano nel parco,
l'America svettava in un autunno
di grattacieli e strade di campagna.

Ho rivisto i miei sogni e le illusioni
affiorare su quei sorrisi timidi,
la bellezza sbiadita di quegli anni
tornare vivida, volare ancora
come un gabbiano nelle vie del tempo.

 

© MovieActors

 

2009

mercoledì 30 settembre 2009

Di fronte all’Africa

Il mare è come un sogno ripetuto,
un misterioso senso che mi prende
ora che lo guardo, di fronte all’Africa.
Lo scirocco serpeggia tra le palme,
incolla ai corpi umidi vestiti
portando sabbia e spruzzi dagli scogli.

Il mare è tutto ciò che di quei giorni
rimane, sfondo di fotografie
dimenticate al fondo dei cassetti.
Ma qui com’è vivo, in questa notturna
Sicilia dove l’Italia finisce
oltre la torre di segnalazione
e l’odore di salso che si fa vento.

Qui l’ho capito, tra le pietre nere
che brillano ai lampioni della strada:
è dentro me, il mare, sempre presente
con i suoi moti, con le onde e le maree;
è il diaframma di roccia che si fa
saltare per rivedere la luce.


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© Romeo and Juliet


2002

martedì 29 settembre 2009

Piccoli dettagli

So come ti siedi e come ti spogli
e come ridi e come fai l’amore,
so come dormi e come mi accogli,
so come piangi e qual è il tuo dolore.

E credo di conoscere la tua anima
da tutti questi piccoli dettagli
con la fede sicura di ogni flamine.
Tutti sanno quanto l’amore abbagli.

Così presumo quello che non è,
leggo il respiro del sonno leggero,
la delicata curva del tuo seno,
credendo di sapere tutta te.

 

Willy Ronis, “Deena de dos”, 1955

 

2002

lunedì 28 settembre 2009

Passano treni

Passano treni, automobili ed aerei,
passano gli autobus, le utilitarie
ma non passi tu nella strada buia,
nel cielo abbandonato dalla luna.

Come vorrei sentire i tacchi battere
l’asfalto ruvido davanti casa,
udire la tua voce che mi chiama:
ti getterei le chiavi, amore mio.

Ma passano soltanto gli autotreni,
i furgoni dei vetrai, i motorini,
passano i giorni sporchi di gasolio
e non passi tu, mai, non passi tu!

 

© Jupiter

 

2002

domenica 27 settembre 2009

Di domenica

Il belvedere finge le tue forme,
la foschia veste il mio sogno di luce
e paradossalmente vedo chiaro
se il tuo fantasma aleggia in ogni strada.
E vicoli e piazzette ripercorro;
maschere abbandonate su balaustre,
i tuoi ricordi parlano di te.
Lì mi chiedesti di Lorenzo Lotto,
dell’uso del colore nel suo secolo;
là lanciasti le briciole ai colombi,
qui facesti commenti sulla statua
equestre di Bartolomeo Colleoni.

E l’amore galleggia sul selciato,
ritorna in questo cuore senza quiete
un pomeriggio almeno, di domenica.


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Fotografia © Claudia Roffeni


2002

sabato 26 settembre 2009

Tra ricordi e speranze

Ti cerco dentro il nulla, dentro il tempo,
eterea immagine, svuotata forma
che ti muovi tra ricordi e speranze
e scuoti l'albero dei miei segreti.

Mi perdo dentro i campi dello sguardo,
nella dolcezza che mi spinse a vivere
uscendo dalla mia tana sicura,
a illuminare del tuo sole l'ombra.

 

Cliff Warner, “Dancer at rest”

 

2009

venerdì 25 settembre 2009

Pioggia di settembre

Piove. Nel lungo viale il verde cupo
dei tigli si scioglie in gocce che sanno
d’umidità e d’autunno. Sugli ombrelli
lucidi il cielo grigio si frammenta
- pezzi di specchio verso la stazione,
bolle che navigano per strada.

Cammino accanto alla malinconia:
guardiamo insieme l’estate finire.


Avery Tillmon, “City in the rain”

2009

giovedì 24 settembre 2009

Primo giorno d’autunno

L’odore di catrame nella strada,
le foglie gialle sopra i marciapiedi:
l'autunno ufficialmente è qui, arrivato
una notte di poca luna a scuotere
i rami e accarezzare le cotogne.

Stamane il cielo è ancora d'estate,
ospite che si attarda sulla porta
e prima di salutare racconta
un'ultima storiella divertente.


Max Hayslette, “Island afternoon I”

2009

mercoledì 23 settembre 2009

Scala di Mohs

Ci vorrebbero anime forti, pietre
che neppure il diamante sa scalfire
per vivere, non trascorrere i giorni.

E invece eccoci  con il nostro gesso,
con il cuore di talco ad imparare
a crescere, a diventare di quarzo.

Ci confrontiamo con simili vite
e sballottati feriamo, feriti,
con le parole e le vigliaccherie.

Un gradino più su un gradino giù
lungo la scala di Mohs della vita.


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© Medioimages


2009