No, tu non sei memoria, tu sei sogno,
sei il possibile che si manifesta.
E dunque la mia non è solitudine
ma il campo lungo dell'attesa, il tempo
del desiderio e della fantasia.
Tu sei quella che mi misura, che
disegna i limiti ma con le nuvole
perché sia facile oltrepassarli.
RAFAL OLBINSKI, "UN IMPULSO GRATO"
2024