La luce violetta dell’alba tinge
i vetri appannati dalla doccia
- il giorno nasce oltre la finestra,
accende i suoi colori, poco fa
i lampioni attraversavano il buio
come spade, tagliavano le ultime
ore della notte. Colgo il chiarore
come un piccolo fiore nel mattino.
venerdì 16 ottobre 2020
La luce violetta dell’alba
giovedì 15 ottobre 2020
Un profumo di mare
C’è un profumo di mare in questa alba,
un sentore lontano di salino
sotto nuvole rosa sfilacciate.
Viene chissà da dove a innescare
la memoria, a reclamare le spiagge
nelle pinete, le onde leggere.
E resta tra le dita come il sogno
appena abbandonato tra le coltri.
FOTOGRAFIA DA PINTEREST
mercoledì 14 ottobre 2020
Bevo la luce
Bevo la luce in queste sere brevi,
mi inerpico sui campanili azzurri
del crepuscolo, su torri violette,
mi affaccio ai parapetti, ai davanzali,
lascio che colino i colori goccia
a goccia sulle montagne in penombra.
E spengo la mia sete, di quest'ansia
di bellezza mi disseta il tramonto.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
martedì 13 ottobre 2020
Il colore della memoria
Si è parlato di noi, di vecchia musica,
di locali che amiamo frequentare,
e il soffitto candido si è aperto,
ha spalancato un cielo di velluto
azzurro, il colore della memoria,
dei giorni addormentati dentro noi,
li ha risvegliati come tanti gatti
che ora si strusciano e fanno le fusa.
HENRI CARTIER BRESSON, "UN CAFÉ EN ALLEMAGNE, 1962"
lunedì 12 ottobre 2020
Il mio nome
il mio nome nel vento - come un lampo
bianco che attraversa il cielo, una lama
d'oro che sciabola fendendo l'aria.
Non puoi che essere tu che mi hai chiamato
da lontano, sussurrando il mio nome
alla brezza, sospirandolo al giorno.
Mi volto e rispondo "Eccomi, amore"...
DIPINTO DI MICHELLE TORREZ
domenica 11 ottobre 2020
La cantina
È una sera di vento dopo tanto piovere
che macchia i visi di un roseo crepuscolo
- la scala porta certo a una cantina
ma apre la porta di un altro tempo,
i ricordi zampillano dai tini,
la luce tenue aiuta la memoria:
dimmi perché allora tutto sembrava
così facile, così luminoso.
FABIAN PEREZ, "CANTINA"
sabato 10 ottobre 2020
Un sole
in tasca e la tristezza di un clown bianco
- all'improvviso mi abbagliò qualcosa:
era un sole, un sospiro, un mondo che
mi inondava con i suoi raggi d'oro.
Era Cupido che scagliava dardi
che anziché oscurare il cielo brillavano
fulgidi. Eri tu che mi innamoravi.