giovedì 23 gennaio 2020

Don Chisciotte nella nebbia

La nebbia scende improvvisa a coprire
i campanili, cavalieri erranti
per qualche rodomonte di pianura,
li vela e lascia tracce passeggere
sulle vetrine dei negozi in centro.
Entro a inseguire la tua ombra ed è un gioco
di specchi, un labirinto senza muri
nel quale infine sono io Don Chisciotte.


ILLUSTRAZIONE DA DINLOS AND SKILLDOS


2020

mercoledì 22 gennaio 2020

Io e il vento

Io e il vento quel pomeriggio amanti
delusi - te ne andavi sottobraccio
a lui lasciando la terrazza a mare
alla rabbia delle onde, all’amarezza
che come un fiume mi seccava l’anima,
mi inaridiva e mi lasciava a terra.
Andammo - io e il vento - come rivali
accomunati da uguale destino,
pugili storditi sul lungomare.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020

martedì 21 gennaio 2020

San Sebastiano

La notte ha sparso neve sui pandori
dei monti - qui è solo una lama fredda
che taglia i visi avvolti nelle sciarpe
a questo belvedere sopra l'Adda.

Ma grida già lontano primavera
- "A San Sebastiano la viola in mano"
e fa brillare nel bosco le stelle
di cera gialla dei calicanti.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020

lunedì 20 gennaio 2020

Ancora buio

Mi sveglio che è ancora buio - la notte
non si lascia giudicare. Allungo
una gamba e sento il freddo nel letto.
Ci sarà qualche stella da guardare,
un po' di luce persa dai lampioni.

Mi rivolto tra le coperte e il sogno
riprende da dove era terminato:
cado nel profumo della tua pelle.


TIM BEHRENS, "UOMO A LETTO"



2020

domenica 19 gennaio 2020

Sulle crode

"Si levarono alate di tormenta
le crode".

ANTONIA POZZI, Parole

Guido nel mattino di domenica
con in faccia il sole vivo d'inverno
- e sogno di essere sulle crode,
su quelle cime innevate che brillano
bianche sotto l'azzurrissimo cielo.
Quanto vorrei essere lassù, Grigna,
o Resegone, addirittura il Rosa
che eleva ad occidente la sua mole.
Ma ho in sorte questa strada grigia stesa
tra la campagna e la zona industriale.


FOTOGRAFIA © WIKIMEDIA


2020

sabato 18 gennaio 2020

Albe d’inverno

Ora che lo spettacolo va in scena
a orari ragionevoli, mi piace
osservare l’alba, quelle striature
che colorano la tela del cielo
orientale come un artista astratto.
La finestra si trasforma in museo
e io in visitatore che comprende
chi soffre di sindrome di Stendhal.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA



2020

venerdì 17 gennaio 2020

Le cose che dici

Le cose che dici creano mondi
disegnano castelli e rosse vene
su corpi che invocano passione,
pompano sangue, l’aria nei polmoni
si insuffla - non c’è nulla di inspiegabile,
solamente il mistero dell’amore
che si manifesta come appare
il sole nel cielo ad est o la luna
che sale ad illuminare la notte.


DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

2019