La notte è nuda al cuore dell’inverno
e trema e geme un timido dolore
- la sveglia segna quattro e cinquantotto,
il buio fuori è spesso come nebbia,
denso dell’odore freddo del ghiaccio.
Tu dormi nella tua parte di letto,
forse mi sogni sotto le coperte,
ci sogni in un’estate di oleandri
e il mare splende e le tue labbra schiudono
un bacio come un’ostrica la perla.