sabato 11 giugno 2016

Ex amore

a P.

Di quello che un giorno fu amore cosa
resta? Ti guardo camminare verso
me con il vestito nero scollato
e la borsa sulla spalla sinistra.
Lo sguardo è ancora quello volitivo,
le rughe, quelle ci segnano entrambi
come esibite medaglie al valore.
E prima ancora che ti sieda al tavolo
di questo bar di un'ignota città,
ho la triste risposta: indifferenza.

 

Osborn

JACQUELINE OSBORN, “TABLE IN THE CORNER”

 

2016

venerdì 10 giugno 2016

Cartolina II

Ti mando saluti e tutti i miei baci
con questa cartolina senza immagine
- il panorama metticelo tu:
colline verdeggianti nel mattino,
città turrite rosse di mattoni
o ancora il mare calmo dell’estate
con la sabbia e una conchiglia bianca.
Voltala e ci troverai il mio amore.

 

Cartolina

IMMAGINE © VETTORIALI

 

2016

giovedì 9 giugno 2016

Nello stagno del presente

Peschiamo nello stagno del presente
- non riusciamo a vedere dentro l’acqua
e abboccano solo vecchie parole,
inutili stracci che abbandoniamo.

Così, seduti nel sole, beviamo
dal bicchiere del domani le nuvole
soffici del sogno - un giorno forse
diventerà cristallina quell’acqua.


 

CHRISTIAN SCHLOE, “THE RIVER”

 

2016

mercoledì 8 giugno 2016

Le prime note di “Summertime”

Le prime note di ”Summertime“ suonano
nell’aria, si perdono nell’azzurro
come semi di tarassaco - torna
il ricordo improvviso, brilla il lampo
nella memoria: sera al piano-bar,
l’argenteo scintillio degli orecchini,
la luce vivida dentro il suo sguardo.
Mai fummo più vicini di così.

 

Perez

FABIAN PEREZ, “LA PROPOSTA”

 

2016

martedì 7 giugno 2016

Dico il tuo nome

Dico il tuo nome al crepuscolo rosa
sceso sulle montagne di basalto
- chiamo il tuo amore qui vicino a me,
sulle sedie di resina bianca.

Lo dico sussurrandolo, così
come quando tu sei tra le mie braccia
- lo so che solo il silenzio stasera
risponderà, eppure tu sei qui...

 

Tramonto

FOTOGRAFIA © TIQUETONNE2067

 

2016

lunedì 6 giugno 2016

Devoto all’amore

Quando sono stanco e gli occhi si chiudono
pesanti sull'allagamento bianco
dello schermo - la giornata è trascorsa,
lunga e inevitabile - lo sconforto
talora si affaccia come la luna
alla finestra le sere d'estate:
penso allora che non arriverai,
che tra le braccia stringerò soltanto
la malinconia. Ma ogni fedele
sa che non deve abbattersi: devoto
all'amore, alzo la testa e ti penso.

 

Chagall

MARC CHAGALL, “LA BRANCHE”

 

2016

domenica 5 giugno 2016

Alì

La montagna ha il peso di una farfalla
e la forza del tuono nelle braccia.
Si bilancia sulle punte dei piedi
e colpisce con velocità d’ape.
Ha un cuore che non pulsa per sé solo
ma lotta e sogna e pensa che “impossibile”
sia un errore del vocabolario:
così si rialza e riprende a combattere.

 

Alì

FOTOGRAFIA © VK

 

2016