domenica 1 febbraio 2015

Dopo la neve

Come la luce accarezza il frumento
dopo la neve! Lo copre di dolci
baci, lo stringe in un abbraccio caldo,
riveste d’oro il suo tenero verde.

Ma non come un’amante - la lussuria
è dei papaveri e dei fiordalisi.
La luce ama il frumento appena nato
come una madre con il proprio figlio.

 

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FOTOGRAFIA © PANORAMIO

 

2015

sabato 31 gennaio 2015

Il cielo dell’alba

Il sole che ricama sui pontili
le ragnatele dell’alba ha tagliato
il collo ai sogni e adesso ridipinge
il cielo con i suoi nuovi colori.

Tra quelle isole vanno i pensieri,
navigano leggeri come vele
- le domande non trovano risposta,
resta solo la fallacia del sogno.

 

Pontile

FOTOGRAFIA © JOHN LEWIS

 

2015

venerdì 30 gennaio 2015

Cenerentola al contrario

Te ne vai nel mattino rossoazzurro,
svanisci bionda e felice nel sole
dopo aver passeggiato nei miei sogni.

Una bellissima donna vampiro,
una cenerentola al contrario
che fugge sul limitare del giorno.

Una strega leggiadra e avvenente
che mi ha ammaliato una notte intera.

 

Cenerentola

FOTOGRAFIA © KATHRYN KRUEGER

 

2015

giovedì 29 gennaio 2015

Come una vestale

Tu come una vestale custodisci
il fuoco sacro del mio amore, vivi
e lo alimenti con i tuoi sorrisi,
con le risate che incendiano il giorno.

Adesso la pianura è allagata
dall’arancione dell’ultimo sole
- è il tuo tempio che brilla e quella fiamma
ancora più luminosa riverbera.

 

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FREDERIC LEIGHTON, “VESTALE”

 

2015

mercoledì 28 gennaio 2015

Costruire il futuro

Costruire il futuro con le mani,
con i sogni, con mucchi di parole
in fondo è solo metabolizzare
il passato, scambiare la certezza
di ieri con le bolle di sapone
di domani, riuscire a cementare
le illusioni così come l’inverno
fa solida l’inquieta acqua del lago.

 

Unsettling

RAFAL OLBINSKI, “UNSETTLING TENDENCY”

 

2015

martedì 27 gennaio 2015

Ti riconosco II

“Per la superbia gli uomini furono divisi
ciascuno in due metà da Zeus”.

PLATONE, Simposio

Ti riconosco, orma impressa nel solco
dell’anima, dove la sforbiciata
azzurra degli dei un giorno lontano
come atomi ci scisse l’uno e l’altra.

Ti riconosco - sei la cicatrice
rimasta, il piccolo segno sul dorso
testimone di una metà recisa
e dispersa nel vento come seme.

 

Olbinski

RAFAL OLBINSKI, “EXPLICIT INTROSPECTION”

 

2015

lunedì 26 gennaio 2015

Pensandoci

Albeggia - gale di meduse navigano
nel mare paglierino dell’oriente.
Quando hai detto che la parola d’ordine
per noi era pensarci, intendevi
probabilmente momenti così,
quando nel cielo la bellezza
incanta i sensi, quando l’uno e l’altra
pensandoci, incarniamo l’amore.

 

Alba

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015