Così, tra il sonno e la veglia, disperso
in questo territorio che appartiene
ad un arcano mistero del vivere,
galleggiando nel mare del risveglio,
per un attimo ti ho, per un momento
colgo il tuo sorriso e lo porto in me
come il trofeo di un cavaliere errante,
l’orifiamma strappato al mio nemico.
E tu sei la memoria del mio viaggio.
RAFAL OLBINSKI, “TRISTAN & ISOLDE”
2014