Ritorni a questi gesti di pioggia,
scuoti l'ombrello, metti l'impermeabile
ben ripiegato sulla vecchia sedia.
I tuoi capelli sul cuscino sanno
però di primavera, la fragranza
verde di qualche misterioso balsamo.
Resto a guardarti mentre insegui un sogno,
mentre sorvoli la città o soltanto
entri in un mio elaborato discorso.
Intanto ha smesso di piovere e cantano
gli uccelli all'alba di aprile che illumina
tra le lenzuola il corpo di una dea.
TAMARA DE LEMPICKA, “DONNA CHE DORME”
2013