giovedì 6 settembre 2012

Il poeta contadino

Le ugole di bronzo delle campane
rovesciano il mattino sul paese,
i rintocchi volano come rondini
bassi per le vie - presto pioverà.

Il poeta contadino cava rape
dal suo campo, mi offre cetrioli e fichi
- vorrei parlargli di Esenin ma so
che non capirebbe. Le sue poesie

sanno di uva e pomodori, di terra
fecondata. Lo lascio con la zappa
a sostenere il cielo - un Atlante
bianco e rosso con la camicia a quadri.

 

JULIEN LE BLANT, “LE VANDÉEN”

 

2012

mercoledì 5 settembre 2012

Anche l’acqua dei laghi

Spilli infissi nella carta del tempo:
eccone uno - bandiera di sole
che si specchia nell'azzurro del lago;
è passato un anno, un anno soltanto
da quel mattino dolce di Sirmione.
Ma la mannaia che ha tagliato corde
ha fatto scorrere secoli - Eraclito,
anche l'acqua dei laghi muta
e non torna a fluire sui pontili
dove i gabbiani planano leggeri.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

martedì 4 settembre 2012

Il pensiero della sera

Una fotografia di questo cielo
prima che il buio mastichi la polpa
e ne sputi un nocciolo di luna.

Un'istantanea che ti invio per posta
nostalgica: colline, squarci rosa
le luci della camera di fronte.

È per te, è il pensiero della sera
come se tu fossi accanto a me,
come se vedessi con i miei occhi.

 

Foto3207

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2012

lunedì 3 settembre 2012

Della tua voce

Soprattutto è della tua voce che
ho bisogno. D'accordo, le due cupole
dei seni e la lama sfolgorante
dello sguardo e ancora la tua stanchezza
da riempire di morbide carezze,
e le risate argentine nel buio...
Ma sono le tue parole a mancarmi,
lo sprone, la consolazione, il biasimo
anche. Il castigo peggiore è il silenzio.


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CHARLES SOVEK, “WOMAN ON THE GRASS”


2012

domenica 2 settembre 2012

La mia ombra

La mia ombra che attraversa un ponte - sagoma
stampata su boscaglie di robinie,
monaco in cammino su un quadro cinese
ritagliato dal rame - meglio poeta
in cammino per ritrovare sé,
per riconoscere il mondo e il suo cuore.

Adesso cambiamo la prospettiva:
quale sole proietta la sua luce
perché la mia ombra risalti nel verde?


Zen

REN ADAMS, “ZEN PILGRIM”


2012

sabato 1 settembre 2012

Il matto

Chissà dov'è finito il matto che
cantava a squarciagola per la strada...
Lacerava i pomeriggi d'estate
la lama arrugginita della voce,
la sentivi giungere da lontano,
salire di tono ed infine spegnersi
sulla provinciale, dove qualcuno
osava dargli un passaggio per Bergamo.
Ora c'è solo silenzio - sguaiato
silenzio in cui il vento con leggerezza
da assassino tortura le foglie.

 

THÉODORE GÉRICAULT, “L’ALIÉNÉ”

 

2012

venerdì 31 agosto 2012

I pihi

"De Chine sont venus les pihis longs et souples
Qui n'ont qu'une seule aile et qui voulent par couple".
GUILLAUME APOLLINAIRE, Zone

Un'ala io un'ala tu - fu facile
scorgersi e già riconoscersi simili,
unirci per volare finalmente.

E ci librammo in cieli indefiniti,
ad ognuno di essi demmo un nome,
ebbri di vita affrontammo tempeste
e libecciate volando più su.

Ci staccammo - un'ala io un'ala tu:
ora strisciamo sulla nuda terra
rimpiangendo l'azzurro infinito.

 

Pihi

DISEGNO © DANIELE RIVA

 

2012

 

NOTA: Il pihi è un uccello immaginario della mitologia cinese: ha una sola ala, quindi per volare è costretto ad unirsi ad un suo simile