sabato 19 maggio 2012

Sogno reciso

Lei mi mostra la sua separazione,
i gradi dell'anima che la legano
a un altro capo mentre la mia nave
rimane ancorata a una bitta in porto.

Poi la luce del mattino mi sveglia
- la coltellata dell'alba recide
un sogno che prometteva risposte,
a lungo il gallo ha cantato «Non chiedere».

E lei è rimasta dov'era, salpata
un'altra volta nell'oscurità.



FOTOGRAFIA © ETSY

2012

venerdì 18 maggio 2012

Graffio di luna

La luna graffia la sera scolpita
dal gracidio sgraziato delle rane
- ai suoi corni s'impigliano pensieri
e campanili, ibischi e ferite.
Lascia immaginare un eden di mare
agli occhi stanchi di malinconia
- là dove leva scintille argentate
dalle creste il ricordo non fa male.



IMMAGINE © HUMMINGBIRD RANCH

2012

giovedì 17 maggio 2012

Un vuoto

Ogni rimpianto che fiorisce lascia
cicatrici sull'anima - così
la chiazza arrotondata del falò
rimane a lungo un vuoto dentro l'erba.

E tu ora mi ferisci - mi ferisco
da me in realtà - tu solamente attrice
con la tua assenza, io protagonista
di questa dolorosa nostalgia.

 

VILHELM HAMMERSHOI, “THE MUSIC ROOM, 30 STRANDGADE”

 

2012

mercoledì 16 maggio 2012

Sentore d’agrumi

C'è nella stanza sentore d'agrumi,
la luce viva inonda i tuoi capelli
e come una mano dalla tastiera
di un pianoforte trae musica, eleva
sinfonie di riflessi e sfumature.
Se ho pensato all'arancia dunque, all'oro
dei limoni, non mi sono ingannato.
E non importa che tu in questa stanza
neanche ci sia: sei nelle mie sinapsi.

 

PAUL CÉZANNE, “POMMES ET ORANGES”

 

2012

martedì 15 maggio 2012

Maggio in Città Alta

Il sole batte sulle antiche mura
risvegliandole con dolce sussulto,
accende ore dorate all'orologio
della torre, dipinge marmi bianchi
sulla facciata della cattedrale.
La primavera quassù è il rigoglioso
scollinare della luce, il piegarsi
verso le foschie della città bassa.
La avverti come un refolo odoroso
camminando assorto per Via Gombito.



BERGAMO, PIAZZA VECCHIA © DANIELE RIVA

2012

lunedì 14 maggio 2012

Sotto le stelle

"L'amore è carne,
fiore che annaffiamo col sangue".
MARINA CVETAEVA, Poema della fine, 5

Come scintillano le stelle - fiori
di fuoco e di bellezza consacrati
sull'altare languido della notte.

Non è dolore, no, non è dolore
l'amore - forse credesti lo fosse,
Marina, il giorno che ti travolse.

Questa sera l'amore è solo gioia
per noi, distesi al divino pallore:
in ogni stella tremola la vita.

 

VINCENT VAN GOGH, “DE STERRENNACHT”

 

2012

domenica 13 maggio 2012

Il mio cuore che ricorda e ama

Ardono rododendri nei giardini
di maggio, arde il mio cuore che ricorda
e ama - fiorisce ogni volta la rosa
di quel seme che piantammo e annaffiammo.

E la malinconia è soltanto un velo,
come le nuvole che si riflettono
nella specchiera verde di un fiume:
basta un po' di brezza a spazzarle via.

Basta che mi figuri i tuoi occhi...


Rododendro

FOTOGRAFIA © SONGGANG MING FANG


2012