Ricamavi i tuoi gesti nella sera
sullo sfondo di nuvole ramate:
la grazia della nostra gioventù
indossava i vestiti per l’estate.
La tua bellezza acuiva la fatica
di parlarti, di restarti vicino,
seguire ogni tuo passo come un’ombra
per godere il frutto della presenza.
Adesso che sei sogno e sei ricordo
e lasci in dono solo la tua assenza,
stringo nell’aria cupa del tramonto
i voli morbidi delle tue mani:
mi sfuggono lievi come falene.
MIKE JORY, “FEELING THE SUN”
2006