venerdì 30 luglio 2010

Crudele fabbro amore

Crudele fabbro amore, Anacreonte,
hai ragione: ci forgia sull'incudine
dei giorni arroventando i nostri cuori
e poi li tempera nell'acqua gelida.
Ma è la nostra vita questa follia
- lo sai anche tu che cantasti di Eros
struggendoti per la bella ragazza
con palla rossa e sandalo screziato.


Dipinto di Vladimir Volegov

2010

giovedì 29 luglio 2010

Lettere ritrovate sul Bianco

Questo passato riemerso da nevi
che un giorno tutti credevano eterne
è un tempo congelato nel suo bozzolo.

Dalla capsula di un rottame d'aereo
riprendono a volare le farfalle
che nel millenovecentocinquanta
trovarono nel ghiaccio la crisalide.

Le confessioni d'amore, i racconti
di viaggi avventurosi torneranno
liberi e il tempo scorrerà all'indietro.

 

Fotografia © Derek Blair/Scotimage.com

 

2010

mercoledì 28 luglio 2010

Limoni

Affondo l'unghia nel grosso limone:
ne esce l'aroma fresco dell'estate,
si diffonde per la terrazza e migra
nella brezza che scrolla il cane rosso
dell'afa. E sono ricordi che tornano
a vivere, quei cedri di Sirmione
comperati al banchetto del castello,
una poesia che amo ancora tanto,
un pomeriggio con lei sulla spiaggia...

Tra un mese il limoncello sarà pronto.

 

Inna Panasenko, “Zitronen”

 

2010

martedì 27 luglio 2010

Lontane musiche

La luna piena gioca a nascondino
con i grossi rami dell'araucaria.
Il vento ulula sfogliando le pigne,
infilandosi aspro tra muro e muro.

Porta lontane musiche di feste
in piazza, riesci a immaginare svelti
tangueros avvinghiati su pedane
bagnate dalla magia della luna.


 image

Disegno di Machengo


2010

lunedì 26 luglio 2010

Nei tuoi baci

Cerco l'oblio nei tuoi baci o la vita?
Cerco di dimenticare il passato
cogliendo finalmente l'hic et nunc,
riportando qui e adesso l'orologio?

Oppure cerco in te tutte le donne
che hanno formato i sogni e le poesie?
Cerco nel tuo destino il compimento
dei miei amori rimasti in divenire?

Lete o carpe diem, intanto ti bacio.

 

Fotografia © Maxi Posters

 

2010

domenica 25 luglio 2010

Nella faretra

Il mezzogiorno accendeva d'estate
la via tra i grandi palazzi costruiti
di luce e calce. Come una dea apparve
con il vestito azzurro e onde dorate
tra i capelli. Flessuoso il passo, andava
verso le belle vetrine del centro.
Mi salutò, la salutai. Qualcosa
sbocciò, scoccò una scintilla nel cuore.
Ma lei non vide, lei non vide il fulmine:
restò nella faretra il dardo di Eros.

 

Particolare di un dipinto di Raffaello Sanzio

 

2010

sabato 24 luglio 2010

In quel piano-bar di Viale Venezia

In quel piano-bar di Viale Venezia
dai lampadari bassi e colorati
tu forse mi dicesti "amore mio".
L'attimo si confuse nei ricordi,
migrò nei testi di brutte canzoni
che il pianista straziava con la voce.
Quando ti alzasti, un capogiro scosse
le mie certezze e i tuoi orecchini nuovi,
non ricordavo più le tue parole.
Fuori la luna ingigantiva il sogno
e tutto diventava già memoria.


Delilah Smith, "Piano bar"

2009