domenica 5 luglio 2009

Pulviscoli

Alla bellezza dei divani la luce
dona la sua nudità e la sorprendi
come dal buco della serratura
nel suo vibrare allegro di pulviscoli.

Ti perdi nell'immanenza dell'attimo
e ti lasci stregare dal momento,
da questo tempo divenuto immobile
finché una nuvola invidiosa copre
il cielo e tutto ritorna normale.


Pierre Bonnard, “Nu au contre-jour”


2009

sabato 4 luglio 2009

Cicale

Cantano le cicale dentro il bosco,
intonano il loro inno all'estate
e ci invitano a non darci pensieri.

Ma come è delirante questo amore,
come romba nel cuore, più dell'acqua
sfuggita alla prigione della diga...

Adesso ti seguo lungo il sentiero
e il passato è un groviglio di ricordi,
si attorciglia alle tue caviglie esili.

Non ti voltare, amica, non guardiamo
indietro: lasciamo che siano i giorni
a diventare statue di sale.


   clip_image002


2009

venerdì 3 luglio 2009

Tornerò allo scenario dell’amore

“Nel lasciarci noi ci ritroveremo.”
PAUL ÉLUARD

Tornerò allo scenario dell’amore,
camminerò sulle mie orme impresse
come su neve fresca, sulle tue,
e l’emozione già mi sfiora il cuore.

Ritornerò ai giardini di oleandri,
ne strapperò un ramo e lo porterò
a casa perché faccia le radici.
Ti avrò per sempre attraverso quei fiori.


Fotografia © Richard Osbourne


2004

giovedì 2 luglio 2009

Monza

La facciata bianca e grigia del Duomo
è un'improvvisa apparizione dopo
metri di mattoni e angoli di case.

Al suo interno, nell'ombra delle chiese,
un cielo di affreschi e lumini bianchi
sovrasta il silenzio e il raccoglimento.

Fuori, la gente passeggia in Via Italia,
vibra l'azzurro sopra l'Arengario.


 clip_image001

Fotografia © Viaggintasca.it


2008

mercoledì 1 luglio 2009

Il tempo che si avvolge su se stesso

Ho bevuto un caffè nel nostro bar.
Non hanno più quei tavolini rossi
ma poltrone coperte di damasco.

Ero lì in piedi davanti al bancone
e sono tornato indietro nel tempo,
oltre le rose gialle dell’ingresso
e il pavimento a scacchi bianchi e neri.

Sedevi lì e riempivi un cruciverba
davanti avevi una tazza di tè,
sul tavolino di plastica rossa...


M.C: Escher, “Relativité”, 1953


2004

martedì 30 giugno 2009

La tenda del passato

Scrivo poesie per il domani andando
a sbirciare la tenda del passato.
Sollevo il lembo e tu sei ancora lì.

Credevi che il velo fosse dissolto,
che il tempo si fosse sciolto nel nulla?
Le emozioni non muoiono mai,
non sbiadiscono nell'aria di mare.

Domani, forse, ha un posto anche per te.


Green, “Southern breeze”


2009

lunedì 29 giugno 2009

Straniero è questo presente

“...attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa”.

MARIO LUZI, Primizie del deserto

Straniero è questo presente, prigione
di gesti ripetuti e di abitudini
che prende luce da due finestrelle.

Una è la dolce memoria che illumina
la cella con i suoi volti e i suoi luoghi
e soccorre con i giochi di ieri.

L'altra è la speranza accesa che incrina
le sbarre con la lima del domani
e infonde forza per continuare.


 clip_image002

Immagine: BRM


2009