giovedì 2 luglio 2009

Monza

La facciata bianca e grigia del Duomo
è un'improvvisa apparizione dopo
metri di mattoni e angoli di case.

Al suo interno, nell'ombra delle chiese,
un cielo di affreschi e lumini bianchi
sovrasta il silenzio e il raccoglimento.

Fuori, la gente passeggia in Via Italia,
vibra l'azzurro sopra l'Arengario.


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Fotografia © Viaggintasca.it


2008

mercoledì 1 luglio 2009

Il tempo che si avvolge su se stesso

Ho bevuto un caffè nel nostro bar.
Non hanno più quei tavolini rossi
ma poltrone coperte di damasco.

Ero lì in piedi davanti al bancone
e sono tornato indietro nel tempo,
oltre le rose gialle dell’ingresso
e il pavimento a scacchi bianchi e neri.

Sedevi lì e riempivi un cruciverba
davanti avevi una tazza di tè,
sul tavolino di plastica rossa...


M.C: Escher, “Relativité”, 1953


2004

martedì 30 giugno 2009

La tenda del passato

Scrivo poesie per il domani andando
a sbirciare la tenda del passato.
Sollevo il lembo e tu sei ancora lì.

Credevi che il velo fosse dissolto,
che il tempo si fosse sciolto nel nulla?
Le emozioni non muoiono mai,
non sbiadiscono nell'aria di mare.

Domani, forse, ha un posto anche per te.


Green, “Southern breeze”


2009

lunedì 29 giugno 2009

Straniero è questo presente

“...attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa”.

MARIO LUZI, Primizie del deserto

Straniero è questo presente, prigione
di gesti ripetuti e di abitudini
che prende luce da due finestrelle.

Una è la dolce memoria che illumina
la cella con i suoi volti e i suoi luoghi
e soccorre con i giochi di ieri.

L'altra è la speranza accesa che incrina
le sbarre con la lima del domani
e infonde forza per continuare.


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Immagine: BRM


2009

domenica 28 giugno 2009

Il convolvolo

Il convolvolo accende stelle bianche
sul cielo livido della ramata.
C'è stato un tempo - oramai lontano -
nel quale lo guardavo e ti pensavo.

Non era te ma quella tua bellezza
bianca, la splendida caparbietà
del tuo amore che le campane candide
ridestavano in me. Guardo il convolvolo:
pianta cattiva, soffoca le altre.


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2009

sabato 27 giugno 2009

Nomi nella memoria

I nomi che dalla memoria affiorano
sono relitti emersi da un oceano.

Ricordo i giorni, i banali commenti,
caffè bevuti in un bar di provincia
come si beve l'alito del vento,
come si scola la grappa del tempo.

Ricordo i volti, i vestiti d'estate,
la musica alla radio sulla spiaggia
dimenticata in fretta come i baci,
dimenticata in un giorno d'autunno.

Sono piccoli sassi sul fondale
i nomi che nella memoria serbo.


Luke Wilson, “NY”

2007

venerdì 26 giugno 2009

Lettere stinte in inchiostro blu

E ti ritrovo riga su un quaderno,
lettere stinte in un inchiostro blu,
tenue come lo scorrere del tempo.

È un vasto lago in cui mi perdo il testo
tracciato con la tua calligrafia
ondeggiante come un campo di grano.

Credo di sprofondare e resto a galla:
il salvagente è una parola scritta
in modo appena più marcato: amore.

 

Fotografia da Flickr

 

2009