mercoledì 24 giugno 2009

Hostes in acie

Divise azzurre, le bianche zimarre,
tuona il cannone, stridono i moschetti
il ventiquattro giugno a San Martino.

E quando cala la sera di terra
e di fumo il nemico è dietro il Mincio,
vessilli insanguinati tra i caduti.

Ora, hostes in acie una quiescunt*:
migliaia di ossa dentro un mausoleo.


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San Martino, Ossario (Fotografia: Italica Virtus)


* “Nemici sul campo, riposano insieme”, l’iscrizione posta in memoria dei 7.000 caduti austriaci, francesi e italiani della battaglia di San Martino, svoltasi il 24 giugno 1859, recita: “Indiscretis militum reliquis / date serta / pia dicite verba / hostes in acie / fratres in pace sepulcri / una quiescunt” (Ai resti mischiati dei soldati porgete fiori, recitate parole pie: nemici in battaglia, fratelli nella pace del sepolcro riposano insieme).


1990

martedì 23 giugno 2009

Cielo. Un acrostico

Come una volta rinascimentale
Imbevuta di luce su di noi
Eterno mare sospeso su cui
La luna e il sole galleggiano via
Ogni giorno ogni notte rincorrendosi.

 

Nuvole

 

2001

lunedì 22 giugno 2009

Voleuse d’amour

Tu, lesta come il sorriso che spesso
mi facevi, talora ancora scivoli
dentro i miei sogni con passo furtivo,
con movenze feline. Il grimaldello
è proprio quel sorriso con cui violi
ancora la cassaforte del cuore.

Però stavolta tu non hai trovato
più l’amore: l’hai già rubato tutto!


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Locandina del film di Claude Miller “La piccola ladra”


1998

domenica 21 giugno 2009

Daniela

Daniela di San Vito che partiva,
tornava a casa con i suoi bikini
ripiegati con cura nella borsa.

Tornava a casa lasciandomi baci
stampati caldi sopra le mie guance,
sorridendo alla luce del tramonto.

Tranquilla nella sera salutava
ignara dell’oblio e della memoria.

 

Manuel Castro, “The farewell”

 

2000

sabato 20 giugno 2009

Questo amore disperato

“E senza di te non sono 
  ormai che il tuo sogno.”
 
  PABLO NERUDA

Dal vuoto delle camere d'albergo
ritorna a me, come un'onda spumosa.
E portami quel salso della pelle
con la grazia carnale di una volta.

Riconduci i miei passi alle tue strade,
sorreggi questo amore disperato
che non vuole più vivere altri giorni
nella conchiglia della mia memoria.

 


Edward Hopper, Hotel room”, 1931

 

2003

venerdì 19 giugno 2009

Vento marino

Il vento sa di mare e di riviere
- immagino gli scogli e la battigia
e le cabine a strisce bianche e azzurre.

Ma stasera la fata della spiaggia
non sei tu - bevo caffè e nostalgia
nel serraglio al neon di un autogrill
mentre la luce del tramonto scivola
a coprire i fianchi delle colline.

Il mio rimpianto se lo porta il vento.

 

Daniel Ball, “Evening wind”

 

2009

giovedì 18 giugno 2009

Il fiore della poesia

"Gli innamorati si creano
da sé i sogni."

VIRGILIO, Bucoliche

Langue in vaso il fiore della poesia
ma grazie al tuo pensiero rivivrà
ancora domattina: nella pioggia
da smorto tornerà lustro e vermiglio.

Le parole che nascono improvvise
necessitano di te come d'acqua
e fioriscono nel nuovo ricordo
- o nell'antico, neppure io so
precisare, ordinare tempi e luoghi -,
rivivono tremanti nella brezza
al soffio vivido della memoria.

Forse l’amore è tutto nel suo nascere,
nella scintilla che origina il fuoco,
nel vento torrido che lo alimenta,
che propaga le fiamme celermente.
Forse l’amore è proprio come il giorno,
negli occhi ci permane quel lucore
del suo sorgere, proprio come il sole,
tutto il pomeriggio fino al tramonto.

Amore fu, amore forse sarà:
tu sei lontana ed io non so che fare,
annaffio il fiore e resto ad aspettare.

 

Fotografia: Jupiter

 

1998