mercoledì 11 marzo 2009

Sera con Borges

Borges, il disamore di una donna
e le ansie della poesia, con te vado
ripetendo, rimastico quei versi
- e la vita, la mia vita intreccio
filo su filo, poesia, su poesia.

La luna, quella cosa bianca, splende
ora nell'ultimo cielo d'inverno,
muta testimone del mio segreto.



clip_image002Mercedes Varela, "Borges nella Biblioteca Nazionale di Buenos Aires"

martedì 10 marzo 2009

Il mio canto

Deve volare leggero il mio canto, 
come le alcioni dei lirici greci, 
come il filo di fumo del camino, 
come i piccoli semi del tarassaco, 
come la neve che turbina in cielo. 

Deve volare leggero il mio canto, 
come piuma, perché deve venire 
fino da te, che sei così lontana.


 

Deborah Schenk, "Browning"

lunedì 9 marzo 2009

Un venditore

Vendo isole lontane in cartolina
e pugni di sabbia strappati al vento,
tutta la mia collezione del tempo.

E vendo sogni rilegati in cremisi,
scatole di illusioni indefinite
e una raccolta dei miei disinganni.

Vendo a poco, direi quasi: regalo.
Perché, vedete, amici: sono un poeta.


Nicolas Bonnart, "Il costume del profumiere"

domenica 8 marzo 2009

Acqua di marzo

Piove marzo con furia sulle gemme
in questa primavera ritardata
che non accende primule nei fossi.

Ma lentamente, giorno dopo giorno,
qualcosa accade, piccoli dettagli
rivelano il miracolo nell'aria.

I capolini delle margherite
si ergono nei prati tra viole bianche,
le tortore preparano già il nido.

E l'acqua di marzo porta la vita.


Fotografia: Jupiter

sabato 7 marzo 2009

Riflettendo in una sera di marzo

Allo splendore della notte lego
i miei pensieri, alle tremule stelle
che vivono e pulsano nell'universo.

Guardo l'Orsa Maggiore ed il suo carro
stampato nel cielo scuro di marzo,
viaggio lontano sulle grandi ruote.

C'è profumo di fiori nella sera,
un sentore dolce nell'aria tiepida.

Siedo come chi aspetta lungo un fiume,
guardando il tempo immobile passare.


Alex Jawdokimov, "Midnight high and dry I"

venerdì 6 marzo 2009

Vivere

I desideri come anatre volano,
come saltatori dal trampolino
e sotto loro si distende il vuoto.

Tu dici "Vivere" ma questo è vivere,
non è quel circolo di grattacieli
o un giro di perle intorno al tuo collo.

È il sorriso improvviso che disegna
il sole, l'immotivata allegria
di un attimo perduto lungo il tempo.

Per questo io con le mie scarpe vecchie
cammino strade senza alcuna meta,
per questo lascio che tu mi sorprenda
come il primo fiore di primavera.


Fotografia: Jupiter

giovedì 5 marzo 2009

Quando guardate una foto

In quante foto i turisti stranieri
mi avranno immortalato? In quanti album,
su quanti mobili, armadi e scaffali
a Tokyo, Osaka, Seattle, Francoforte
distratto passerò con la mia borsa
davanti al Duomo o al Castello Sforzesco?

Piccoli istanti di me così vivono
lontano, in altre vite, in altri mondi
e amici conoscenti, sconosciuti
a gente estranea diranno chissà
chi sarà il tizio che passa là dietro,
chissà quale sarà mai la sua vita...

Quando guardate una foto, pensateci.