giovedì 2 ottobre 2008

Caligine

Hanno tagliato il pino delle rose
- ricordi i centrotavola a Natale? -
adesso il paesaggio è cambiato ancora
nella caligine della mattina.

I treni vanno oltre la sbarra a righe
e i sogni mutano come serpenti,
come l'amore si scioglie nel tempo
per tornare se volti la clessidra.

Sulle labbra ho il sale delle tue labbra.


Jean Miele, "Montagne nebbiose"


2008

mercoledì 1 ottobre 2008

Una foglia

Una foglia staccatasi dal ramo
è caduta sul tavolo di pietra
dileguando l’azzurro della sera.
È stato sufficiente per pensare
a te, per risentire la tua voce
dire del tempo, di come ci sfugga.

Una ragazza risale leggera,
i suoi passi cadenzano il mio cuore,
dettano i ritmi della gioventù
e spalancano abissi al desiderio:
vorrei volare libero lassù,
abbandonarmi a giochi di correnti
come il gabbiano che torna sul lago.

Non resta più nulla, solo il silenzio
che vive del crepuscolo e disegna
la tranquillità di questo mio eremo
dove rifugio la malinconia.

Prendo la foglia, l’abbandono al vento,
che la porti a disciogliersi nel fiume.


Fotografia © Daniele Riva


2003

martedì 30 settembre 2008

Mistero d'amore

Se tu sia Musa o gioco della mente
non ho mai domandato - so che fu
nei lampi brevi di poche estati
e nei grigi pomeriggi d'inverno
quando una dilaniante nostalgia
esplodeva nel sangue dei tramonti.

Se tu sia una Sirena oppure dea
non ho considerato mai - mi basta
che ti ascoltai modulare il tuo canto
e tenni la tua voce nella mente,
avvinto dal prodigio dell'amore
- piccolo uomo davanti al mistero.


Armand Point, "Una Musa"


2008

lunedì 29 settembre 2008

Gli abbandoni della memoria

Alla memoria, alle sue braccia calde
di amante appassionata mi abbandono.

Nei gangli del ricordo mi ritrovo
come ritrovo visi e luoghi cari,
minuti come secoli o fulminei.

Ed è un perenne amore che mi donano
i dolci abbandoni della memoria.


Charles Baudelaire, "Ritratto di  Jeanne Duval"


1992

domenica 28 settembre 2008

Colori

Il nido caldo della mia memoria
schiude le uova dolci del ricordo
al nuovo giorno che risplende in cielo.

Che il tiglio si fa d’oro è pura storia,
è il calendario ed io avvinto al bordo
lascio che il tempo scivoli - è un velo.

L’autunno immalinconisce là fuori,
io dentro me riluco di colori.


Fotografia © Daniele Riva


2006

sabato 27 settembre 2008

Nel giorno

Ascolto le parole del mattino
- le orde della notte si ritirano,
fuggono come vampiri alla luce.

Con i capelli pettino i pensieri,
costruisco, metto ordine, riparo.

Per le amarezze basterà lo zucchero
nella conchiglia nera del caffè.


Klaus Mai, "Buongiorno"


2008

venerdì 26 settembre 2008

Bistrot

Dietro le stelle il cielo era di vetro,
il tuo sorriso era un’aspra ferita.
La notte appesa all’ultimo bistrot
mi scrutava dal neon dell’insegna.

Dal bancone la nostalgia gridava,
mi strepitava che non eri tu.
Il piano bar che assecondava il cuore
strappava il velo delle tue carezze.

Quanta strada percorsa per raggiungerti,
il vano navigare si scioglieva
nel ghiaccio del bicchiere, ti perdeva
come le gocce d’acqua sopra il vetro.


André Renoux, "Bistro"


2004