venerdì 5 settembre 2008

Una goccia d'ambra

“Che dirò dell'Amore? È il nome che si dà al dolore per consolare coloro che soffrono.”
  PIERRE LOUYS, Afrodite
E se l’amore è umano avrà inizio
- come il vagito del bimbo che nasce -
e avrà una fine con tutto il suo strazio.
Non puoi dimenticare quella folgore
che appiccò il fuoco un giorno senza lampi,
Non puoi dimenticare come sembrò
diverso all’improvviso il cielo a giugno.
Non puoi dimenticare il suo sorriso
appiccicato al buio degli specchi.
Vorresti affidare all’oblio il dolore,
quel lentissimo cadere nel vuoto
lacerante più dello stesso morire.

Vorresti abbandonare quell’amore
come deponi la camicia bianca,
o lo zaino tornando da una gita.
Non puoi, perché l’amore non è umano:
viene dal tempo, viene dagli dèi,
e ingloba in sé la tua vita - ogni vita -
come un insetto in una goccia d’ambra.



Fotografia © Jacek Abramowicz/Pixabay


2003

giovedì 4 settembre 2008

Luminoso mattino di settembre

Luminoso mattino di settembre,
ti rispecchi azzurro nelle pozzanghere
abbandonate dalla notte estiva.

Sulle colline risplendono chiare
le chiese ed i filari delle viti
si gonfiano della dolcezza dell'uva.

Cammino assaporandoti nell'aria:
sei quel gusto più aspro e più frizzante
rimasto quando il cielo si è aperto.


Françoise Persillon, "Settembre in Provenza"


2008

mercoledì 3 settembre 2008

Settembre

Vola l'estate giorno dopo giorno
come gli insetti, come le farfalle,
come le rondini nel cielo basso.

Settembre è un grumo di calore esploso
nell'aria limpida del pomeriggio,
lieto ricordo che ti riempie il cuore
ma che la sera ti lascia soltanto
una lacrima di malinconia.


David Jackson, "Settembre in Toscana II"


2007

martedì 2 settembre 2008

Cronaca di un addio

Che l'amore finisca, che si sgretoli...
Ma intanto pompa il cuore senza requie,
le valigie rigonfie di vestiti
attendono nel vuoto della porta.

Le parole potrebbero ferire,
acuminate lance nei costati.
Meglio il silenzio, quella vacuità
così vicina al nulla, al non esistere.

Solleva il suo volo biondo e sottile
dall'alcova perduta del divano.
Muove l'azzurra mano inanellata,
disegna una carezza d'inquietudine
abbandonando nell'aria già fredda
la curva parabola dell'addio.


Dipinto di Sally Storch


2001

lunedì 1 settembre 2008

Pioggia nel mattino

Scivola come pioggia nel mattino
sul bordo delle tue ciglia una lacrima
e ti sorprende la forza crudele
di quel ricordo giunto all’improvviso.

Non ti assomiglia più ormai, adesso che
il tempo si è chiuso come conchiglia
attorno a un piccolo grano di sabbia,
adesso che il vento ti porta aromi
stranieri e ti senti molto lontana,
nello scrigno dorato del ricordo.


Richard Osbourne, "Londra - Il sole dopo la pioggia"


2008

domenica 31 agosto 2008

Amore ritrovato in un cassetto

“Che sublime puerilità è l’amore!”
  ALEXANDRE DUMAS FIGLIO
I nostri giochi di bambini tornano
utili adesso, esche per la ragione,
i nostri piccoli passi su strade
che esploravamo esplorando noi stessi.

Amore ritrovato in un cassetto
dividi questi giorni come mele:
la lama netta separa il passato
dal futuro riscrivendo la trama.

Adesso mi sorridi dalla foto
e non sei tu e non sono io ma quelle
facce ridenti con la Coca-Cola:
il tempo un tratto cancellato a biro.


Fotografia © Evghenija Shuchman/Pexels


2005

sabato 30 agosto 2008

Fuori dal tempo

La luce intensa, il colore del lago
portano a vivere fuori dal tempo,
e i ricordi si raccolgono in me:
viali alberati cui giunge la voce
del mare lamentosa lungo i moli.

C’era la stessa musica che adesso
suona la radio del chiosco dei cedri.
Come se il tempo si fosse fermato.


Fotografia © Daniele Riva


1990