nuvole in fuga verso la dorsale,
allontano l'inchiostro sulle valli.
E tu mi parli con voce soffusa,
mi convinci a passare l'orizzonte,
Sirena dei miei ricordi perduti.
Ma vile, vile sono sempre stato
- prudente, non codardo, si specifichi;
timido casomai, non timoroso.
Lascio che il cielo si richiuda ancora
-dall'albero maestro grida Odisseo,
io sordo do ai remi e ti dimentico.
Léon-Auguste-Adolphe Belly, "Ulisse e le Sirene"
2008