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martedì 18 ottobre 2022

Il medesimo frutto

Guardando papà morto, ritrovo
nel viso finalmente sereno
fattezze e somiglianze, espressioni.
“Lui era l’albero, tu sei il seme,
devi dare il medesimo frutto”
mi ha detto un amico sacerdote.
E da due giorni ripeto il motto
che mi rigira in testa, arrivato
chissà da dove: “Ho quello che ho dato”.



FOTOGRAFIA © ELISA BAUER

2022

domenica 16 ottobre 2022

È una notte di luna

È una notte di luna e mio padre
se ne è appena andato - quel suo respiro
affannoso ha taciuto e mi rimane
nel cuore questo silenzio straziante.
Sono un guscio vuoto, conchiglia piccola
e scheggiata buttata sulla spiaggia
dall’ultima mareggiata - lo guardo
inerme e porto io ora la sua linfa.



FOTOGRAFIA ® WALLUP

2022



mercoledì 21 dicembre 2016

Berlino 19.12.2016

L’odio insanguina il Natale, la folle
cantilena del terrore ha sgranato
rosari di dolore da Parigi
a Bruxelles, da Orlando a Nizza a Berlino.

Le cronache terrestri si riempiono
di orrori - lo Yemen, Aleppo e Ankara,
le ultime stazioni della via crucis
in cui si è trasformato adesso il mondo.

 

Berlino

FOTOGRAFIA © DEUTSCHE WELLE/E. HOFMANN

 

2016

lunedì 31 ottobre 2016

Terra che trema

Terra che trema, terra ballerina.
La paura e lo sgomento di occhi
che nessuno riesce a consolare,
il dolore di vite ormai distrutte
o cambiate come il corso di un fiume
dopo che l'ha ostruito una frana...
Guardano il vuoto, le case perdute
e non riescono a vedere il futuro,
stringono tra le mani una coperta,
fragili quali le foglie d'autunno.

 

terremoto-Norcia

FOTOGRAFIA DAL WEB

 

2016

giovedì 25 agosto 2016

The town is no more

Amatrice, memoria di una gita
in cerca di guanciale e pecorino
provenendo dai pascoli d'Abruzzo.
"The town is no more" dice affranto il sindaco
alla CNN. Non c'è più, Amatrice...

Ed è sempre il medesimo dolore,
lo strazio ungarettiano davanti
ai "brandelli di muro", è lo stridore
del Friuli, dell'Irpinia, di Assisi,
di San Giuliano di Puglia, dell'Aquila.

Di questa pena sono fatti gli uomini.

 

amatrice-6

FOTOGRAFIA © ANSA

 

2016

sabato 27 febbraio 2016

Quarto anniversario

Quando si approssima l'anniversario
mi intristisco, mi perdo nell'amara
pozzanghera del cuore ed è una grigia
giornata sebbene sembri primavera.

Resto stordito, inebetito ancora,
come se quel dolore antico fosse
riemerso da un oceano di torba
a premermi fino a togliermi il fiato.

 

Getty

 

 

2016

mercoledì 27 febbraio 2013

Un anno dopo

Rivango i miei ricordi - triste rito
degli anniversari - c'est la vie
mi ripete una voce nella testa.
E quel nodo che mi stringe la gola
sa che il tempo lenisce le ferite
ma non le può sanare - così spinge
le lacrime sull'orlo delle ciglia:
il fiore che ne sorge è il mio dolore.

 

th

 

2013

giovedì 31 maggio 2012

Ora l’estate

Ora l'estate fa le sue promesse
- i colori e i profumi che si mescolano
si insinuano vividi nei pensieri
allargati tra le carte da gioco
sul tavolino di resina bianca.
Era all'ineluttabilità che
pensavi, al fatto che il dolore sordo
che covi in cuore resterà per sempre
una crepa nella felicità.
E invece ti ha sorpreso quella luce
viola discesa dal cielo di maggio
come un segno imposto alle montagne.

 

CONNIE TUNICK, “QUEEN”

 

2012

martedì 8 maggio 2012

Tango

Quell'ombra che ti compare sul viso
come quando un volo di cornacchie
oscura al campo l'assolata quiete
è segno di un ostinato dolore
che si annida negli abissi dell'anima.
Ma già si accende il tango sulla pista
e torni ad essere gioiosa e lieve
come la gonna a fiori svolazzante.

 

WILLEM HAENRAETS, “TANGO ARGENTINO II”

 

2012

domenica 25 marzo 2012

La morsa

Si allenta la stretta, molla la presa
per un attimo la morsa e respiri
come chi finalmente riesce a mettere
la testa fuori dall'acqua salmastra.

Ma non c'è verso di eludere la guardia,
la fuga ti è preclusa, annaspi cieco
nella tua limitata libertà
- sei un cane alla catena del dolore.

 

LAURIE MAITLAND, “SYMPHONY IN BLACK AND KHAKI II”

 

2012

venerdì 9 marzo 2012

Cullo la mia tristezza come un bimbo

Cullo la mia tristezza come un bimbo
- non vuole addormentarsi neanche un attimo
ma grida, grida e geme nella notte
e non so più lenire la mia pena.
I ricordi che si intrecciano sono
sale e sono amari come fiele
oppure teneri come germogli
ma ancora, ancora non si sa acquietare
la voce che mi urla dentro il cuore.

 

CHARLES FREDERICK ULRICH, “THE FLOWERS”

 

6 marzo 2012

domenica 4 marzo 2012

Guardo il cielo e non riesco a vedere

Guardo il cielo e non riesco a vedere
la luce, per quanto essa brilli azzurra
sull'annuncio di un'altra primavera
donato ai rami che gemmano, ai merli
che frugano tra l'erba con il becco.
Lo splendore resta come offuscato:
così succede quando in un'eclissi
il sole già precipita nel buio.

 

JEAN-BAPTISTE-CAMILLE COROT, “MATTINO DI PRIMAVERA”

 

2 marzo 2012

giovedì 1 marzo 2012

La bellezza di un’alba dolorosa

La bellezza di un'alba dolorosa
non riesce neppure a scalfirlo, il vetro
di dolore posato sui miei occhi.
Quelle nuvole sopra i campanili
si tingono del colore di pesca,
avvolgono colline di torrioni.
Ma sono nulla, nulla è la poesia
in questo vuoto che mi assorbe il cuore.

 

MALLORY LAKE, “DAWN MONTEPULCIANO”

 

29 febbraio 2012