mercoledì 25 novembre 2020

Un vaso vuoto

Tu parli dell’assenza e già si apre
adesso la conchiglia del ricordo
- la sua perla è un grumo di parole,
sono brandelli di vecchi discorsi,
modi di dire che letteralmente
spiegavano le loro vele al vento.
Ti ci sei persa, come dentro un bosco,
te ne rendi conto e ritorni a me
con la tristezza di un vaso vuoto.



BRENDAN FOGARTY, "VASO VUOTO"

2020

2 commenti:

Elisa ha detto...

Per me un "vaso vuoto" non è triste. Mi permette di ammirare i riflessi della luce che lo attraversa. Seguo con lo sguardo la sua forma come l'artista l'ha ideata o plasmata. Talvolta, mi fa immaginare cosa potrei metterci dentro, in armonia con la sua forma e il suo colore. Gibran, il mio maestro prediletto di spiritualità, ha scritto: -Chi va con un "vaso vuoto" alla sorgente della vita, tornerà con due vasi pieni".

DR ha detto...

Un vaso vuoto ha in sé la potenzialità. Più che sul vaso la poesia si concentra sul vuoto.