Sentire la tua voce è in fondo cedere
all'incanto delle Sirene - resto
legato a questo albero maestro
che chiamano telefono, alla macchina
che cancella il buio della distanza.
I miei marinai hanno le orecchie
turate, io invece mi sciolgo come
cera di una candela al tuo cospetto.
JOHN WILLIAM WATERHOUSE, “ULISSE E LA SIRENA”
2017
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