Abbandonandoci all'onda languida
come sugheri in balia del mare,
o candidi ossi di seppia cullati
dalla corrente, lasciamo che i flutti
ci portino sulla scia del vento.
Trasognati, dolcemente spossati,
non opponiamo resistenza alcuna
al piacere soave che ci invade.
CAROLINA OCINSCHI-GOGALNICEANU, “UN SOGNO PER DUE”
2017
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