Il sole del mattino tinge d'oro
il lago - le onde sciabordano lievi
cullando appena le boe bianche. I monti
sorgono dalla foschia elevandosi
come fondali di scenografia.
Respiro l'aria di ottobre e la luce,
mentre la voce frusciante del Garda
canta la sua nenia senza tempo.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2016
4 commenti:
guardando la foto vedo fiorire la tua poesia, è un incontro tra luce e musicalità dei versi. Un ritratto che sposa l'anima con il paesaggio, e la voce del lago risuona nella voce del poeta
Buona giornata
Un abbraccio
Francesco
si può dire che la poesia si è scritta da sé con le sensazioni provate nel momento in cui ho scattato la fotografia: pochi minuti di tranquillità seduto sui frangiflutti del lungolago. Ormai basta l’app Note per non perdere più i versi...
Grazie e buona giornata
Daniele
Ti ringrazio: amo il lago di Garda e tutti i suoi paesi, da Desenzano a Riva del Garda, passando per Salò da una parte, Lazise, Torri del Benaco, Bardolino, Malcesine, Torbole dall'altra... ci vado spesso e grazie alla tua poesia, mi sembra di esser lì questa mattina!
Quanta nostalgia e devo confessarti che mi son scese due lacrime.
ps fortunatamente durante il ponte di fine ottobre sarò lì vicino (abbiamo la casa di famiglia sopra Rovereto).
Ti auguro una buona giornata,
Federica
Ciao, Federica. Amo anch'io il Garda (come tutti i laghi, almeno quelli che hanno le montagne a cingerli) e l'ho spesso frequentato, da Salò a Riva, da Desenzano a Peschiera, da Limone a Malcesine, da Bardolino a Garda, anche se nel cuore tra tanti ricordi mi restano soprattutto Sirmione e Lazise.
Buon pomeriggio.
Daniele
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