Tento di ricomporre quei frammenti
di sogno che ho svanito nel risveglio
- come ricostruire il disco fisso
di un computer, files da riallacciare,
fili da intrecciare ancora una volta.
Non ne vengo a capo, naturalmente:
così, rimangono di te istantanee
e la tua assenza pesa nel mattino.
BURAK KILIÇ, “THE WOMEN”
2016
5 commenti:
Quanti ricordi,vecchi amori,la nostalgia del tempo che fù...Forse nonostante tutto si stava meglio prima!
E se la sofferenza emozionale del uomo fosse proprio perchè vive sull'onda del "prima"? Quasi come un bisogno,ci si appende al sentire ipotetico,ma a fatti,c'è sempre una nostalgia,reale o immaginaria,di un ipotetico ed ermetico stereotipo emozionale,di vita,al quale ci allunghiamo senza mai sfiorarlo.
Sì, potrebbe essere. In realtà qui il tempo è spostato su un piano diverso: è un presente che potrebbe essere altro, che il sogno trasforma, che mostra come un futuro possibile, lasciandolo però ancora nella stessa condizione...
Comprendo perfettamente cio che intendete. Buona giornata
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