“Tra le vane forme
di ciò ch’è stato e non sarà mai più”
-- Gozzano, Signorina Felicita
La memoria è un vecchio sottoscala
polveroso, un solaio gozzaniano
dove giacciono ammassati ricordi.
Qualche volta entriamo a sollevare
i teli che coprono gli oggetti,
a soffiare il pulviscolo nel sole.
E ne usciamo con il sorriso triste
e un poco amaro di chi sa che il tempo
procede in una sola direzione.
KAREN STROLIA, “TAIL END OF HER PIROUETTE”
2015
2 commenti:
verso il nulla? verso il concreto?
Un pertugio o un vuoto totale?
verso la ricchezza o la privazione?
(poesieinsmalto)
mah... verso una consapevolezza almeno, verso la coscienza che il passato è immutabile ma che il presente può fare tesoro di questa sua concretezza immobile
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