Mi perdo nelle tue verdi pianure,
nei campi piatti, nei coltivi a mais
- mi disorientano quei cieli bassi
come stracci impigliati ai campanili.
Qui seguo il dondolio delle colline,
l'onda che sale e scende verso il fiume
e offre allo sguardo orizzonti nuovi
dietro ogni curva, dopo ogni salita.
Eppure, amo anche quelle tue strade:
mi sembra quasi di sentirvi il mare.
FOTOGRAFIA © CLAUDIO M. / FLICKR
2015
3 commenti:
una "nenia" molto sentita.
ciaoo Vania:)
"mi disorientano quei cieli bassi"...Forse perchè la pianura lascia la libertà di scorgere sempre l'orizzonte, separazione tra cielo e terra?
A me "quei cieli bassi", a volte, tolgono il fiato. Dolcissima questa poesia.
Forse sì. Forse è solo questione di abitudine: lo sguardo qui non spazia mai per chilometri nel nulla, trova colline digradanti ad accoglierlo dolcemente.
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