Disegniamo un gesto dentro l’aria,
un volo di gabbiani sopra il fiume
- adesso la brina morde i canneti,
disperde un frusto galleggiare d’anatre.
«Un giorno forse...» e rimane sospeso
nel nulla, nel cielo azzurro e freddo
ritagliato come un cerchio nel ghiaccio
il nostro progetto, il vago proposito.
Ma andiamo per l’alzaia rinfrancati
pestando foglie secche e fango duro
portando nel caldo del cuore questa
nostra illusione di primavera.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2013
2 commenti:
una intro...bella..per un bel racconto:)
ciaoo Vania:)
il fascino del possibile, l'apologia della speranza, l'elogio del sogno
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