Dietro la collina splende l'autunno
dei laghi - un vago sentore di nebbia
e di foglie marcite mentre l'Adda
si sfila dalla sua pelle di biscia
e scivola via verso il grande fiume.
Ritto come una sentinella un tiglio
solitario vigila il campo arato:
ai suoi rami si impiglia la poesia.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2013
5 commenti:
Ben calibrata, figurata in un'equilibrio che possiede (e ben mantiene) tutta la spontaneità dell'emozione... davanti a una Natura che lascia scorrere il pensiero a chi l'osserva... così come il letto del fiume accoglie il fluire dell'acqua, verso l'infinito...
(proprio molto bella, Daniele - ciao !)
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luciana (comoinpoesia)
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Grazie, Luciana. L'acqua, il grigio, forse possono sembrare a tanti una fonte di tristezza e di malinconia. Ma, come ben sai dalle tue frequentazioni lacustri, trovarsi immersi nel silenzio e nella solitudine è un'emozione davvero impagabile, è un contatto "a tu per tu" con la natura.
Ciao, e buona domenica.
Già. proprio così Daniele.
A volte occorre proprio,
immergersi nelle nebbie,
per poi riemergerne e sentirsi "depurati"...
Come in una sorte di catarsi dell'anima, la nebbia travisa i confini - interiori ed esteriori, li fonde, li trasfonde...par quasi esserne partecipe: li accarezza e condivide, li trasporta con sè...in alto...
Poi, così com'era apparsa, svanisce portando con sè scorie e ricordi...
Lentamente si fa strada e rinasce il sole, in una nuova ed ammiccante luce... :-) !
luciana
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..bellissima l'immagine...hai suoi rami s'impiglia la poesia.:)
..mi sono immaginata dei fogliettini...di grane diverse...e colori..lovve.:)
ciaoo Vania:)
un albero di natale di poesie :-)
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