Nella mia vergine memoria allora
il tempo ancora non si era insinuato,
non aveva frapposto il piede come
un qualunque importuno venditore.
Vivevo ogni giorno come promessa,
scoprivo i suoi segreti e nel recondito
sottobosco respiravo quell'aria
così nuova, riempivo tutti i vuoti.
Fu quando ti incontrai che ebbi memoria,
fu quando ti lasciai a guardare il mare
che fissai un punto d'origine al tempo:
divampò lì l'incendio del ricordo.
STELLA DUNKLEY, “A DAY TO REMEMBER”
2013
5 commenti:
Il tempo scorre senza appartenerci mai - noi crediamo di appartenere a noi stessi, ma apparteniamo ad esso.
(Leggo i tuoi versi, Daniele, oggi è come li sentissi a pelle)
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luciana (comonpoesia)
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ho il PC in riparazione (sigh!) sto utilizzando un vecchio portatile di mio marito ...mi sono scordata di modificare le impostazioni ...ahah
(ma ...son sempre me...!)
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ciao, Luciana... la consonanza poetica si cui già parlammo
..molto bella...e che sorpresa :
il tempo ancora non si era insinuato,
non aveva frapposto il piede come
un qualunque importuno venditore.
..si può dire Figo !!!???:)))...non è fine da mi ha sorpreso così...PERDONAMI;)
ciaoo Vania:)
figo, oppure "cool", ma hai reso l'idea, Vania
Grazie
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