lunedì 21 marzo 2011

Come un cieco

L'angolo si distacca di quel tanto,
la luce entra di taglio e scava segni,
erode terre al buio, illumina parti
che non sei certo possano servire
alla tua indagine sulla realtà.

Ad ogni cosa assegni un nome allora
senza sapere se quello che sembra
è quello che è - continui a brancolare
come un cieco scrivendo le poesie.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

2 commenti:

Vania ha detto...

...dicevo proprio ieri a una mia amica ....non sò se centri...ma credo di si...ogni persona sviluppa meglio i sensi che ha... parlando di una bambina ipovedente.
ciao Vania

DR ha detto...

di solito sì... infatti io che sono miope ho un buon udito :-)))