pietra gettata in un pozzo profondo,
giunta a scuotere la pelle dell'acqua
come un tamburo percosso dal tempo.
È la memoria di un uomo che mescola
sangue e ricordi, che sente rinascere
fiori seccati in campane di vetro.
È la mia memoria, amore, quel pozzo.
Fotografia © Pbase
2010
4 commenti:
...è perfetta.
...l'immagine è splendida.
ciao Vania
la memoria mi ha sempre attratto, la sua capacità di ricordare e dimenticare
il pozzo con la sua profondità rappresenta perfettamente l'angolo in cui vanno ad accumularsi i nostri ricordi
Tenera.
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