da quella afosa mattina di luglio
che tra le meraviglie veneziane
mi battezzò poeta di nostalgia.
E quante donne ho messo poi in bottiglia,
quanti tramonti ho bevuto d'un fiato
per non sentire la mia solitudine.
Sono appassiti i miei fiori donati,
sono seccate le lacrime calde
ma ogni emozione l'ho trascritta in blu:
ora s'è fatta d'inchiostro e memoria.
Fotografia © Rebecca Fatora
2010
5 commenti:
...la foto è bellissima e le parole sono molto colorate.
...vedi il mio post di oggi...memoria e spero un po' di poesia.
Incredibile.:)
ciao Vania
ti ho ritrovato tra le righe di questa poesia
Certamente autobiografica: sono almeno vent'anni della mia vita
Bellissima, Daniele, coglie l'essenza del tuo essere poeta.
è dell'altro ieri: un raro caso di lucidità nonostante l'afa insopportabile...
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