Il cielo è grigio, forse pioverà.
Lo guardo con la paziente lentezza
dei contadini avvezzi alla fatica.
Tu bestemmi che devi andare via,
che mille appuntamenti ti divorano
in uffici, negozi e posti vuoti.
E non ti rendi conto che così
sprechi i giorni vivendo in superficie,
che ti avveleni mese dopo mese.
Io porto l’antidoto: la poesia.
Fotografia © Photos.com
2010
4 commenti:
scrivevo a marzo : "ho addosso quella solita fretta di vivere,
che trasforma la giornata
in un’insipida pietanza..."
bisognerebbe averla sempre la saggezza dei contadini !
da un po' di tempo assaporo la lentezza, la possibilità di camminare adagio e senza meta, di sostare in un giardino... è così che si riesce a cogliere la poesia, a sorprenderla all'improvviso.
quel tuo "soprenderla" ci emoziona. Grazie
quel tuo "soprenderla" ci emoziona. Grazie
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