I cieli arroventati dei tramonti,
le luci bianche dietro le montagne,
i sorrisi delle donne che ho amato...
Lo scrigno della mia memoria è pieno
delle emozioni che dà la poesia.
Ed è come un fiume che non si esaurisce:
scorre attraverso i giorni e io affacciato
alle spallette dei ponti vi attingo.
Dominique Nabokov, “Jazz – New York 1985”
2010
6 commenti:
il passato è un pozzo senza fine da cui attingere... l'importante è riuscire a fare pace con ciò che ci ha fatto soffrire e che comunque non si può più cambiare....
Visto che hai problemi col pc, pensavo di non trovare stamattina la tua solita poesia quotidiana : sarebbe stato come bere tristemente un cappuccino freddo senza cacao sopra....
Quanti bei ricordi, Daniele.
siamo quello che siamo stati...
come ho postato su FB ho dovuto ricorrere a un portatile per tenere i contatti con il mondo e... per lavorare: la poesia era per fortuna comunque già pubblicata, Blogger me le posta in automatico all'ora voluta (come la caffettiera Alisia) - il pc arriverà quando arriverà (10-15 giorni), meno male che avevo slavati i post già pronti su una chiavetta USB (mai ho benedetto tanto la mia proverbiale prudenza: anche i 320 GB di dati salvati domenica su un hard disk esterno)
anch'io ho due dischi : uno di sistema (il c: che di solito è quello che dà problemi quando entra un virus) e poi il d: che è il cassettone dei "lavori".... la prudenza paga sempre ! ;)
trovo molto comodi i nuovi hard disk esterni con collegamento USB, ne ho preso uno da 1 TeraByte (1000 GB)
Beati voi che sapete...
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