Ho sorpreso la nebbia del mattino
dove il sole batteva la riscossa.
I fili del grano già la tessevano,
segnavano già sottili ragnatele.
Adesso in questa immobilità
del mezzogiorno non è che un ricordo
leggero come i giorni sulla spiaggia
e le parole dette con gli amici.
L'estate scivola lentamente,
disegna i suoi orizzonti tra le foglie.
Christine Debrosky, “Noon against the wall”
2008
2 commenti:
Quel tuo sorprendere la nebbia tra le spighe - dove le stesse si adoperavano a tessere quelle ragnatele – l’ho osservate davvero nella mia infanzia. E tu – le riproponi - a questa memoria con
una valutazione delicata e malinconica – quasi a conclusione di un’estate troppo breve e poco vissuta. Leggerti è sempre gratificante per me. Il mio apprezzamento non muta “Piccolo Renoir”
Merci beaucoup. Basta osservare: il mondo, la poesia sono lì fuori (e dentro di noi).
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